Elezione del Presidente, Montecitorio pronta ad accogliere i 1009

Mercoledì riunione Uffici presidenza e Capigruppo congiunti. Limiti ad accesso in Transatlantico e gazebo nel cortile di Montecitorio per dirette tv.
News Nazionali

Roma, 26 gen (AdnKronos) – Si avviano ad essere ultimati a Montecitorio i preparativi per la seduta comune del Parlamento per l’elezione del Presidente della Repubblica, convocata per giovedì prossimo, 29 gennaio, alle 15. La macchina organizzativa è in moto da vari giorni e ormai restano da definire gli ultimi dettagli di procedure ormai collaudate, che tra l’altro l’ultima volta sono state messe alla prova neanche due anni fa, quando il ‘conclave’ per scegliere l’inquilino del Quirinale si concluse con la riconferma di Giorgio Napolitano.

Da gestire soprattutto il notevole afflusso di persone che si determinerà per la contemporanea presenza dei 1009 grandi elettori, del personale della Camera e in parte del Senato, degli eventuali staff di deputati e senatori che ricoprono anche incarichi di governo, dei dipendenti dei Gruppi parlamentari. Oltre naturalmente delle centinaia di giornalisti, fotografi e cineoperatori attesi nelle varie giornate in cui si svolgeranno gli scrutinii. Di qui la necessità di garantire la massima possibilità di accesso e di circolazione nel palazzo, nel rispetto però degli spazi disponibili e delle norme di sicurezza.

Così si è deciso innanzi tutto come utilizzare le varie sale disponibili solitamente destinate ad ospitare eventi di rilievo. Innanzi tutto la sala della Regina, dove si svolgeranno le riunioni congiunte degli Uffici di presidenza e delle Conferenze dei capigruppo di Camera e Senato, la prima mercoledì per esaminare le questioni procedurali relative all’avvio della seduta Comune.

Nella Sala del Cavaliere, invece, il nuovo Presidente della Repubblica potrebbe ricevere la notizia della sua elezione se sarà un deputato, altrimenti l’annuncio avverrà nella sede in cui si trova il nuovo Capo dello Stato in quel momento. Nella sala del Mappamondo, invece, potranno seguire la seduta su maxischermi tutti coloro che non troveranno posto nella tribuna e che non potranno recarsi al piano Aula.

L’accesso in questa zona del palazzo e quindi del Transatlantico verrà infatti limitato e per alcuni di coloro che solitamente frequentano Montecitorio o palazzo Madama alcune zone del palazzo saranno off limits. Dovrebbero essere poi sospese le visite delle scolaresche nelle giornate di votazione.

Per giornalisti e fotoreporter restano invece in vigore le normali regole, anche se naturalmente ci sarà un numero massimo di accessi consentiti. Ciascuna testata potrà richiedere l’accredito di un giornalista e i permessi accordati si andranno ad aggiungere a quelli riconosciuti ai cronisti parlamentari e ai quirinalisti.

Come accade ormai dal 1999, nel cortile interno di Montecitorio, che anticamente ospitava l’Aula parlamentare, sono stati allestiti cinque gazebo per le dirette e gli speciali di Rai, Mediaset, Sky e La7, che si andranno ad aggiungere a postazioni e studi radiotelevisivi abitualmente utilizzati in sala stampa.

Fino a domani la Camera proseguirà i suoi lavori, mentre la giornata di mercoledì verrà dedicata all’allestimento dell’Aula per la seduta comune, con la predisposizione delle cabine dove i parlamentari potranno esprimere il loro voto.

All’interno di Montecitorio la sicurezza sarà affidata agli assistenti parlamentari, all’esterno alle Forze dell’Ordine, che già in queste giornate stanno affinando le normali procedure di sorveglianza. 

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