Piazza Chanoux e Deffeyes: partite le grandi manovre per definire i nuovi equilibri politici

Se a Palazzo regionale la situazione è complicata e gli equilibri delicati sembra più certo un accordo di massima sul Comune di Aosta. che potrebbe essere siglato già nei prossimi giorni, consegnando al Pd la poltrona di primo cittadino o di vice.
Il Presidente della Regione - Augusto Rollandin
Politica

Potrebbe avere alla fine la forma di una torta sette veli la situazione politica che si definirà in questa settimana. Una lunga preparazione di alta pasticceria dove ogni strato richiede una elaborazione separata e nella sapiente composizione dei veli si esplica l’arte del maestro.
I principali ingredienti da amalgamare sono sulla carta quattro – Uv, Uvp, Pd e Stella Alpina – ma quasi tutti si presentano con diverse varianti, almeno una nelle segreterie e un’altra a Place Deffeyes.
Se è vero che per Union e Stella Alpina l’idea di dover fare posto a tavola, almeno ai progressisti, è fonte di mal di pancia è però al momento l’unica soluzione all’orizzonte per garantire ai due partiti di maggioranza la certezza di arrivare alla fine della legislatura. Assegnare, infatti, la sola casella della Presidenza del Consiglio a Laurent Viérin o Andrea Rosset di Uvp e firmare un accordo sul Comune di Aosta, lasciando il sindaco o il vice al Pd, non garantisce sonni tranquilli a nessuno e non giustifica il sacrificio imposto a Marco Viérin. Un ingresso ufficiale in maggioranza potrebbe però innescare una vera e propria appendicite in casa Uvp che ha fatto del cambiamento e della battaglia contro Rollandin la sua ragion d’essere.
Per i progressisti, che oggi riuniranno il direttivo, lo scenario più congeniale potrebbe quindi essere l’assegnazione della Presidenza del consiglio, ruolo fin dall’inizio della legislatura rivendicato dall’opposizione, condito da un accordo sulle comunali. A chiedere chiarezza è il Pd. “Non esiste che si voti un Presidente senza sapere quale sia la maggioranza” dice il Segretario Fulvio Centoz che ieri sera ha ricevuto dalla Direzione mandato ad avviare l’annunciato percorso di confronto. “Ieri – spiega il segretario – c’è stata una presa d’atto della situazione politica attuale ed è emersa la volontà unanime di avviare una serie di incontri per vedere cosa succede in Regione e nei comuni”.
Se a Palazzo regionale la situazione è complicata e gli equilibri delicati sembra più certo un accordo di massima sul Comune di Aosta, che potrebbe essere siglato già nei prossimi giorni, consegnando al Pd la poltrona di primo cittadino o di vice.
I nomi che circolano da tempo sono quelli del segretario Centoz che però si dice “al momento interessato a risolvere la situazione di crisi politica” e in casa Uv di Alberto Follien, sul quale si sarebbe avviata un’azione di pressing, però infruttuosa, visto che il vice sindaco pensa più a tirarsi fuori dai giochi tornando a fare il nonno. Per il posto da vice sindaco i nomi che si fanno nei corridoi sono quelli di Giuliana Ferrero e Cristina Galassi. 

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