Uvp, adesioni online alla Costituente che sarà svelata il 10 gennaio a Cogne

Sarà Cogne con una giornata di dibattito e approfondimento sull’autonomia dei diritti e dei doveri a tenere a battesimo il 10 di gennaio la Costituente valdostana lanciata da Uvp nelle scorse settimane.
Politica

Sarà Cogne con una giornata di dibattito e approfondimento sull’autonomia dei diritti e dei doveri a tenere a battesimo il 10 di gennaio la Costituente valdostana lanciata da Uvp nelle scorse settimane. Domani partirà una lettera indirizzata ai partiti e movimenti politici, agli attuali ed ex amministratori ma anche ai rappresentanti del mondo della cultura. Sempre domani sul sito dei progressisti ci sarà la possibilità di aderire formalmente al progetto “aperto e in itinere”.
“Ad oggi – spiega Alessia Favre, Presidente di Uvp, nel corso di una conferenza stampa – singole persone, anche esponenti di gruppi consiliari, partiti e movimenti ci hanno richiesto degli incontri”. Le “adesioni illustri” rimangono al momento ancora top segret.
“Fa male – sottolinea ancora Favre – che del futuro della Valle d’Aosta, cancellata dalle cartine e dallo scenario politico, si parli solo fuori dai confini regionali. La costituente dimostrerà se Uv e Stella Alpina hanno davvero a cuore come dicono l’autonomia”.

Se le idee per il 2015 sono lanciate è per Uvp anche il tempo di tirare le fila sul 2014.
“Un anno intenso di grande lavoro per la costruzione di un movimento che comincia ad avere solide radici sul territorio” dice Favre. “Anno di svolta” gli fa eco Luigi Bertschy che ricorda i risultati portati a casa come la riforma degli enti locali e lo stop ai lavori dell’ospedale. Sul voto di astensione al bilancio regionale, spiega Bertschy, “non c’è null’altro che aver dato l’opportunità di dialogo".
Confronto sui temi, ribadisce il capogruppo Uvp, "non sulle poltrone". 
“Non abbiamo rivendicato nulla per noi ma per la comunità valdostana, siamo riusciti a fare ammettere alla maggioranza che il sistema non può più reggere alle sfide del futuro, l’opposizione è anche proporre il cambiamento. ha concluso Laurent Viérin.

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