Pirogassificatore, le imprese tornano a chiedere 21 milioni di euro alla Regione

Nei giorni scorsi è stato notificato alla Regione un nuovo ricorso al Tar di Aosta di Noy Ambiente spa, Rea Dalmine spa, Valeco spa, Gea srl e Ivies spa contro il nuovo provvedimento di revoca dell'appalto per la gestione dei rifiuti della Regione.
Discarica Brissogne
Cronaca

Tornano alla carica le aziende che avevano vinto l’appalto per la costruzione del Pirogassificatore. Nei giorni scorsi è stato notificato alla Regione un nuovo ricorso al Tar di Aosta di Noy Ambiente spa, Rea Dalmine spa, Valeco spa, Gea srl e Ivies spa contro il provvedimento di revoca dell’appalto per la gestione dei rifiuti della Regione da circa 200 milioni di euro, seguito alla bocciatura da parte della Consulta della legge regionale sui rifiuti del dicembre 2013.

Le imprese aggiudicatarie chiedono un risarcimento di 21 milioni di euro, oltre a 960.000 euro di spese di partecipazione. Un primo ricorso al Tar di Aosta contro la prima revoca, seguita al referendum popolare del 18 novembre 2012, era già stato respinto dal Tribunale amministrativo nel marzo 2013.  Le aziende si erano quindi appellate al Consiglio di Stato che deve ancora esprimersi. 

L’udienza pubblica davanti al Tar di Aosta si terrà tra dicembre e gennaio.

Il ricorso si rifà alle motivazioni adottate per revocare la gara d’appalto, che era stato assegnato in maniera provvisoria. Il referendum popolare aveva vietato l’utilizzo di impianti di trattamento a caldo, come quello previsto nell’appalto poi oggetto di revoca, ma la sentenza del dicembre 2013 della Consulta, che aveva stabilito che la norma è di "competenza esclusiva dello Stato", aveva costretto ad adottare un provvedimento di revoca fondato su diversi presupposti.

 

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