Casinò, Perron prospetta nuovi tagli al costo del lavoro

Le perdite - 21 milioni di euro – ha continuato Perron “come già nel 2012 erano previste nei piani aziendali ma sono state peggiorate dal perdurare della crisi senza precedenti che ha rallentato i consumi interni.
Consiglio regionale - Ego perron
Politica

I 12 milioni di euro di tagli al costo del lavoro della Casa da gioco di Saint-Vincent dovranno essere raggiunti. E’ quanto ha prospettato oggi l’Assessore regionale al Bilancio, Ego Perron, intervenendo in Consiglio regionale sulla relazione al Bilancio 2013 del Casinò.

"Il management della Casinò de la Vallée ha immediatamente posto in essere un’attività di spending review che ha portato ad una riduzione dei costi più significativi pari al 6,79%, generando un risparmio nell’ultimo biennio di 7 milioni di euro. Il costo del personale, oggetto dal luglio 2013 di una complessa trattativa sindacale, è diminuito meno delle previsioni, per 1,84% (1 milione di euro). Rimane la necessità di riprendere il confronto a livello sindacale, in un clima più positivo, per poter raggiungere gli obiettivi di riorganizzazione del lavoro e riduzioni dei costi operativi".

Perron ha ricordato come nel 2013 la casa da gioco abbia raggiunto un margine operativo lordo di 684mila euro mentre quello relativo alla divisione alberghiera è di meno 8 milioni e 253mila euro, “causati principalmente dalla ridotta attività conseguente ai lavori previsti dal Piano di sviluppo”.

Le perdite – 21 milioni di euro – ha continuato Perron “come già nel 2012 erano previste nei piani aziendali ma sono state peggiorate dal perdurare della crisi senza precedenti che ha rallentato i consumi interni. L’impatto maggiore lo hanno generato gli stralci relativi all’eliminazione di impianti obsoleti dell’hotel non più a norma per 9.1 milioni di euro, fattore straordinario esaurito che non si ripeterà più nei prossimi esercizi”.

Sul 2014 – nel primo semestre sono state registrate perdite per 8 milioni e 791 mila euro – l’Assessore ha ricordato come “quest’anno rappresenta il primo in cui la Casa da gioco si presenta, dopo un lungo periodo durato oltre 30 anni, con una struttura totalmente rinnovata. Purtroppo la crisi economica e dei consumi ha raggiunto livelli impensabili alla quale si sommano le disposizioni sull’utilizzo del denaro contante alla cifra di mille euro e il costante proliferare del gioco d’azzardo pubblico.”

Alla data del 30 settembre 2014, il fatturato della società registra una crescita dello 0,81% (+417.857 euro): l’unità alberghiera produce un maggior fatturato per 1.7 milioni (budget e clientela sono superiori a quelli del 2010, ultimo anno a pieno regime), mentre la Casa da gioco registra un rallentamento pari a 1.2 milioni di euro, anche se bisogna rimarcare che dalla fine dei lavori il trend è tornato in positivo, infatti si è passati da un andamento di costante decrescita dei fatturati (con una punta massima del – 20% a giugno 2013) ad una situazione di sostanziale pareggio (con un miglioramento del 14% circa). In aumento la clientela di prestigio portando il fatturato dei giochi tradizionali (chemin de fer, roulette e fair, trente et quarante) a crescere del 22%, ossia + 2 milioni di euro.

Sui 60 milioni della ricapitalizzazione infine l’Assessore ha spiegato come "il capitale sociale sia sceso sotto il terzo e bisogna operare, da una parte, per ragioni civilistiche alla copertura delle perdita di periodo (8 milioni 791 mila euro) unitamente alle perdite accumulate negli ultimi due anni (18 milioni nel 2012 e 21 milioni nel 2013), mentre dall’altra bisogna procedere, per un rilancio della Casa da gioco, alla ricostituzione del capitale sociale ad un importo tale da garantire l’ordinaria attività aziendale. “

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