La gara da 2,5 milioni di euro circa della Nuova università valdostana (NUV) per l’affidamento dei servizi di direzione, di misura e di contabilità dei lavori nonché di coordinamento della sicurezza in fase esecutiva relativi alla realizzazione del 1° lotto del Polo universitario della Valle d’Aosta finisce davanti al Tar di Aosta. I servizi erano stati affidati il 30 luglio scorso al raggruppamento temporaneo di imprese fra la società Tecnoservices Vallée d’Aoste s.r.l. e il Consorzio Mythos s.c.a.r.l.
A presentare ricorso, chiedendo l’annullamento, previa sospensione (richiesta bocciata nei giorni scorsi dal Tar), della nota di aggiudicazione della gara, è la società Copaco s.r.l., quale capogruppo del raggruppamento temporaneo di imprese con Studio Cometto, R.P.A.,Società d’ingegneria INART e Sitec Engineering s.r.l.. Il ricorso verrà trattato nell’udienza in programma il 17 settembre.
I lavori del primo lotto del Nuovo Polo Universitario nell’ex caserma Testafochi dovrebbe iniziare a settembre. L’appalto è stato aggiudicato in via definitiva al raggruppamento temporaneo d’imprese guidato dalla Vico-Valdostana impresa costruzione, di Hone, di cui fanno parte anche le imprese Giovinazzo Antonio, Floccari, Sepian, EdiLuboz, Palaser, Actis Alesina per 33milioni di euro. Il bando di gara prevede la consegna dell’opera dopo 3 anni e mezzo dall’apertura del cantiere (quindi nella primavera del 2018, ndr), mentre l’intervento comprende le demolizioni, la ricostruzione della palazzina Ex Zerboglio (che ospiterà la didattica e l’aula magna) e la sistemazione delle aree esterne.