Gps standard, cresce il ricorso alla cassa integrazione. I sindacati chiedono un incontro

“C’è stata una vera e propria impennata – spiega Enrico Monti, segretario della Fiom Cgil – 16 persone sono state messe in cassa a zero ore mentre altre lavorano solo un giorno a settimana”.
Economia

Continua a esserci preoccupazione per le sorti della Gps Standard di Arnad. L’azienda da metà luglio ha aumentato il ricorso alla cassa integrazione straordinaria. “C’è stata una vera e propria impennata – spiega Enrico Monti, segretario della Fiom Cgil – 16 persone sono state messe in cassa a zero ore mentre altre lavorano solo un giorno a settimana”.
I sindacati hanno inoltrato quindi all’azienda una richiesta di incontro. “La situazione è difficile, l’azienda da un giorno all’altro ha comunicato ai lavoratori questa decisione dovuta a nuove difficoltà.”

Negli ultimi mesi inoltre c’è stato un significativo ridimensionamento del personale ovvero 16 unità, tra apprendisti non confermati, esuberi di commerciali nelle sedi periferiche e lavoratori che hanno lasciato l’azienda di loro iniziativa.

La cassa integrazione guadagni straordinaria, anticipata tra l’altro dalla Regione ai lavoratori, scadrà nel marzo 2015. "Vogliamo avere chiarezza sul futuro" continua Monti.

Nel novembre 2013 la Gps Standard aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per 33 dipendenti, di cui 25 sulla sede di Arnad. Nel febbraio scorso dopo un incontro al Ministero del lavoro la società aveva deciso di procedere al licenziamento più solo di 6 commerciali, 3 a Palermo, 2 a Milano e uno a Bari. Per gli altri la soluzione individuata era stata la cassa integrazione. Il 6 marzo scorso azienda e sindacati hanno siglato l’accordo nella sede di Confindustria Valle d’Aosta. La cassa integrazione guadagni straordinaria, partita il 10 marzo, coinvolge tutti e 62 i dipendenti che saranno sospesi a rotazione compatibilmente con le esigenze produttive.

Nel 2013 la Gps Standard aveva registrato un calo di fatturato del 42,47%, da 14.122.038 del 2012 a 8.124.000 euro registrati l’anno scorso. E la previsione per il 2014 si attesta intorno agli 8 milioni di euro

 

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