Case popolari, modificata la legge bocciata dalla Consulta. “Salve le graduatorie vigenti”

"L'unico limite - ha spiegato Baccega . sarà di avere graduatorie con più nuclei familiari iscritti rispetto agli alloggi disponibili".
Inaugurazione del complesso Arer
Politica

Si sbloccano le graduatorie per l’edilizia residenziale pubblica. Ieri sera il Consiglio Valle ha approvato, con l’astensione della minoranza, il disegno di legge che modifica le disposizioni in materia di politiche abitative.

L’articolato recepisce la sentenza della Consulta che aveva dichiarato l’illegittimità costituzionale del requisito di residenza nella Regione da almeno otto anni. Con le norme approvate ieri il requisito della residenza diventa di 24 mesi per i cittadini italiani o di altri Stati appartenenti all’Unione europea regolarmente soggiornanti in Italia e per i titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

"Al fine di consentire ai Comuni l’aggiornamento straordinario delle graduatori esistenti – ha spiegato Stefano Borrello, Presidente della III Commissione – è stata prevista un’apposita norma transitoria: sarà così garantita la continuità di funzionamento delle graduatorie stesse e gli Enti locali potranno continuare legittimamente ad assegnare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica."

La minoranza nell’annunciare il suo voto di astensione ha spiegato "come la sentenza della Consulta doveva essere l’occasione dper rivedere la norma nel suo complesso, viste le sue tante criticità" (Carmela Fontana), "le nostre famiglie vengono ancora una volta penalizzate dall’imposizione della Comunità europea." (Nello Fabbri) o ancora "avremmo preferito un’analisi ben più approfondita per non generare razzismo" (Stefano Ferrero). 

Rispondendo alle critiche l’Assessore regionale all’Erp, Mauro Baccega ha ricordato come oltre ai 24 mesi di residenza venga richiesto "il permesso di soggiorno, che viene rilasciato dopo cinque anni di permanenza in Italia. Volevamo salvaguardare le graduatorie e i loro aggiornamenti in vigore: ritengo che siamo riusciti a produrre una legge che dà risposte importanti. L’unico limite sarà di avere graduatorie con più nuclei familiari iscritti rispetto agli alloggi disponibili".

 

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