Cittadella dei Giovani, il futuro rimane incerto

La minoranza chiede conto in Consiglio comunale del destino della struttura di via Garibaldi. Paron: "Ad ora non sappiamo se la Regione vuole finanziare ancora il servizio e nessuno è in grado ora di dire quale direzione prenderà in futuro".
Il Consiglio Comunale
Politica

‘Quale futuro per la Cittadella dei Giovani?”

La domanda rimbomba ancora una volta in Consiglio comunale ad Aosta ed è la minoranza intera (PD-PSI, Alpe, Sinistra per la città) a chiedere conto del destino della struttura: “L’Assessore Paron aveva detto che il prossimo appalto per la Cittadella non sarebbe stato analogo a quello attuale – spiega il capogruppo PD-PSI Michele Monteleone illustrando la mozione – sia per fondi che per durata. A distanza di quattro mesi da questa dichiarazione però non abbiamo notizie a disposizione, né sul bando di gara né su eventuali consultazioni con possibili nuovi soggetti interessati alla gestione. L’attuale gestore è stato sollecitato a ripensare modello diverso di gestione? Ormai siamo già fuori tempo massimo, troppo vicini alla scadenza bando (ottobre 2014, ndr.)”.

Indeterminatezza sul futuro che non viene del tutto fugata dall’Assessore alle Politiche giovanili Andrea Paron: “Rispetto a quanto ho affermato a marzo – risponde l’Assessore – il quadro finanziario è variato sensibilmente. È una situazione difficile che pregiudica anche altri servizi in scadenza quest’anno come le ludoteche, con gli Uffici che stanno variando diverse ipotesi per la riapertura. Riguardo la Cittadella bisogna capire quali saranno le determinazioni dell’amministrazione regionale. La mancanza di un interlocutore per tutta la primavera ha rallentato una discussione tutt’altro che semplice. Ad ora non sappiamo se la Regione vuole finanziare ancora la Cittadella e nessuno è in grado ora di dire quale direzione prenderà questo servizio in futuro. A fine luglio avremo una serie di incontri e si potrà a quel punto, avendo risposte, immaginare che tipo di bando di gara impostare. I costi ora sono troppo alti, insostenibili, e non possiamo più pensare che siano completamente a carico delle casse pubbliche. Ad oggi non sappiamo quale servizio mettere a gara”. 

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