Fondi gruppi consiliari, ex capogruppo Stella Alpina patteggia un anno

A Francesco Salzone era contestata inizialmente la somma di circa 123.000 euro: di questi circa 25.000 euro sono stati giustificati e gli altri 98.000 circa sono stati risarciti.
Francesco Salzone - Consigliere reginale Stella Alpina
Cronaca

Un anno di reclusione, pena sospesa. E’ quanto ha patteggiato davanti al gip Maurizio D’Abrusco l’ex capogruppo di Stella Alpina Francesco Salzone. Accusato di peculato nell’ambito dell’inchiesta sui costi della politica, a Salzone era contestata inizialmente la somma di circa 123.000 euro. Di questi circa 25.000 euro sono stati giustificati e gli altri 98.000 circa sono stati risarciti.

La notizia, anticipata dal Tgr della Rai Valle d’Aosta, è stata confermata all’Ansa dal procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia: "Si trattava di peculato perché quei soldi li aveva versati sul proprio conte corrente o li aveva direttamente incassati, oppure aveva fatto degli assegni, senza darne giustificazione". Al gruppo di Stella Alpina sono contestati circa 314.000 euro.

Bisognerà aspettare invece probabilmente settembre per conoscere su quali posizioni – 33 sono gli indagati – la Procura chiederà l’archiviazione o il rinvio a giudizio.

Tutti i gruppi della scorsa legislatura (Uv, Pd, Pdl, Stella alpina, Alpe e Federation autonomiste) devono rispondere di peculato, finanziamento illecito dei partiti. A tutti, tranne l’Uv, è contestata anche l’indebita percezione di contributi pubblici. Oltre a Leonardo La Torre, i consiglieri regionali indagati sono Marco Vierin e André Laniece di Stella Alpina; Patrizia Morelli, Albert Chatrian e Chantal Certan di Alpe; Ego Perron dell’Uv; Raimondo Donzel e Carmela Fontana del Pd.

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