Comune di Aosta, approvati gli indirizzi per cercare di rispettare il Patto di stabilità

Alienazione del patrimonio immobiliare ma anche utilizzo della cessione del credito, riduzione di almeno il 5% di tutti gli stanziamenti assegnata ai singoli centri di responsabilità e forti limitazioni alle spese in conto capitale.
Bruno Giordano
Politica

Aspettando di sapere se la Regione prenderà in considerazione la richiesta, formulata a gran voce più volte dal sindaco Bruno Giordano, di modificare il patto di stabilità, il Comune di Aosta cerca di salvare il salvabile. Ieri infatti la Giunta comunale ha approvato un atto d’indirizzo che contiene alcune linee guida ben precise, “finalizzate al raggiungimento di un saldo finanziario quanto più vicino all’obiettivo del Patto di Stabilità 2014”.

“Nelle more di un riscontro regionale e pur nella consapevolezza che l’obiettivo di patto attualmente assegnato non potrà essere raggiunto neanche operando con assoluto rigore, il Sindaco, nell’ottica di ridurre quanto più possibile il differenziale tra il saldo obiettivo raggiunto e il saldo obiettivo programmatico”, come già comunicato al Consiglio comunale, ha deciso di assumere un “atteggiamento molto prudenziale nella gestione della spesa, non avendo intenzione di incidere sulla comunità con manovre correttive sulla parte entrata, ovvero sulle tariffe dei servizi a domanda individuale e sull’imposizione locale”.

Il Comune torna a vendere immobili
Per avvicinarsi quindi al saldo finanziario di 8.453.907 euro, imposto a oggi dalla Regione, le linee di indirizzo dettate dal Comune del capoluogo sono molte, dalla riscossione dei trasferimenti regionali in conto capitale nel corrente esercizio finanziario a quella dei crediti in conto capitale e gli accertamenti delle entrate in parte corrente, fino ad arrivare ad alienare il patrimonio immobiliare.

Oltre al piano Erp varato nei mesi scorsi e da poco approvato dalla Giunta regionale, il Comune di Aosta ha intenzione di vendere, entro il mese di settembre, Casa Deffeyes (intero fabbricato); rustico rue Malherbes; la pesa pubblica – vendita del solo fabbricato; il fabbricato di via Gal/Consolata e ruderi di rue Hotel des Monnaies. “Dovremo far fare delle perizie per valutare il valore degli immobili” spiega l’Assessore comunale al Bilancio, Carlo Marzi.

Ma non è tutto. Tra le disposizioni previste c’è anche l’invito a promuovere “tutte le azioni necessarie per assicurare la liquidità alle imprese creditrici mediante lo strumento della cessione del credito, per gli impegni in conto capitale superiori a 100mila euro” e quello a “non procedere all’assunzione delle spese relative agli interventi in conto capitale che non rientrino in determinate casistiche”, come l’urgenza o obblighi assunti in passato.

Riduzione del 5% sugli stanziamenti per appalti
In campo il Comune dovrà mettere mano anche ad alcuni appalti. “Per quanto concerne la parte corrente – si legge nel documento – è necessario prevedere una riduzione di almeno il 5% di tutti gli stanziamenti di ciascuna voce di PEG assegnata ai singoli centri di responsabilità” e “rivedere le modalità gestionali del servizio sgombero neve e manutenzione del verde pubblico al fine di produrre una significativa riduzione dei costi a carico dell’Ente”.

Su questi due punti Marzi prende tempo. “Sulla riduzione del 5% faremo uno screening e poi valuteremo caso per caso – ha spiegato – mentre nel caso dello sgombero neve e del verde abbiamo delle idee che sono ancora in fase di valutazione”. Più in generale, secondo Marzi “questo atto è la chiara dimostrazione che dal punto di vista amministrativo stiamo mettendo mano ai problemi per avere dei risultati già da qui alla fine dell’estate”.

Niente multa per lo sforamento del 2013 ma il Comune non potrà assumere
Nel frattempo la Giunta regionale ha approvato una versione aggiornata del patto di stabilità 2013 degli enti locali “abbonando” al Comune di Aosta la multa prevista per gli 8,5 milioni di euro sforati, come spiegato dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin. Annullata la sanzione pecuniaria, quindi, l’Amministrazione comunale non potrà per il 2014 però assumere personale. “Contiamo di chiudere a breve la questione a livello nazionale – ha spiegato Rollandin – che avrà le ricadute a livello regionale”. 

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