Ospedale: reparti accorpati e meno primari. Ecco le indicazioni della Regione all’Usl

Nell’ottica della razionalizzazione l’azienda dovrà andare ad accorpare, entro il 31 dicembre 2014, strutture complesse, semplici e dipartimenti.
L'ospedale regionale Umberto Parini
Economia

Se risparmiare 20 milioni di euro per il 2014 può sembrare un’impresa impossibile, si annuncia come una vera e propria battaglia la riorganizzazione interna dell’Usl. Nell’ottica della razionalizzazione e dell’ottimizzazione l’azienda dovrà infatti andare ad accorpare strutture complesse, semplici e dipartimenti. Impresa tutt’altro che semplice visto che in molti casi qui si annidano centri importanti di potere e privilegi.
Il conto alla rovescia è partito. Le linee di quest’operazione chirurgica sono state tracciate nelle settimane scorse dalla Giunta regionale e se applicate tout court porteranno entro il 31 dicembre prossimo ad un drastico ridimensionamento della strutture e degli attuali dirigenti.
L’atto prende le mosse dalle indicazioni del Sottogruppo ministeriale di lavoro del Comitato LEA del 2012 che, nonostante per la Valle d’Aosta non siano obbligatorie, la Regione ha deciso comunque di adottare “in un quadro generale di contenimento della spesa pubblica”.

In particolare le indicazioni fornite dal gruppo di lavoro prevedono: una struttura complessa ospedaliera ogni 17,5 posti letto pubblici; una struttura complessa non ospedaliera ogni 9.158 residenti, e una struttura semplice ogni 1,31 struttura complessa. 
Parametri che se dovessero essere applicati alla lettera porterebbero le attuali 52 strutture complesse (di cui 29 ospedaliere e 23 non ospedaliere, in cui sono ricomprese l’area della direzione strategica, l’area tecnico- amministrativa, l’area prevenzione e l’area territoriale) a 38 (25 ospedaliere e 13 non) e le 44 strutture semplici (di cui 34 ospedaliere e 10 non ospedaliere) a 29 (19 ospedaliere e 10 non ospedaliere).

Anche per i 16 dipartimenti si annunciano tagli, ad esclusione del Dipartimento di emergenza, di prevenzione e di salute mentale, previsti per legge. In particolare la riorganizzazione in questo caso dovrà prevedere: la logica dipartimentale quale strumento utile a realizzare la presa in carico del paziente e la continuità assistenziale basate sull’adozione di linee guida e di percorsi assistenziali improntati sulla massima appropriatezza, umanizzazione e personalizzazione dell’azione clinica ed assistenziale; l’aggregazione di strutture omogenee, omologhe, affini o complementari che perseguono comuni finalità attraverso una forte integrazione; l’ottimizzazione dell’uso delle risorse e la messa in comune dei fattori che intervengono nella produzione dei servizi (spazi fisici per l’assistenza, professionisti, tecnologie, beni e servizi, ecc). 

“Le indicazioni che ci ha dato la Giunta sono quelle ministeriali che per la Valle d’Aosta non erano obbligatorie.– spiega il Direttore generale dell’Usl, Lorenzo Ardissone – Su queste ora si dovrà aprire in V Commissione una discussione. ” Il risparmio che dovrebbe arrivare dalla manovra si aggira intorno ai 500 mila, una goccia nel mare dei 20 milioni di tagli disposti dalla Regione. Da mesi il Direttore generale ha istituito dei gruppi di lavoro per rivedere la spesa. "I gruppi di lavoro hanno lavorato su altri temi – ricorda Ardissone – come la riduzione della spesa farmaceutica o l’appropriatezza degli esami diagnostici. Le prime risultanze ci sono state presentate il 31 marzo scorso e ora sono in fase di analisi"

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