#stalloalpino, ultimatum di Alpe a Uv e Stella Alpina: “Vogliamo risposte in tempi stretti”

Chatrian: “Auspichiamo che il disegno di accordo sia aperto a tutte le forze politiche”. Larghe intese? “Chiamiamolo piuttosto governo di emergenza – spiega Donzel – sulla condivisione dei contenuti da parte nostra non ci sono veti”.
Politica

“E per quanto riguarda gli incontri avvenuti in settimana con Union Valdôtaine e Stella Alpina?”. E’ bastata la più prevedibile delle domande, formulata da un giornalista, per far calare il gelo tra i presenti alla conferenza stampa indetta oggi dai gruppi consiliari dell’UVP, Alpe, PD-Sinistra VdA e Movimento 5 Stelle per illustrare i punti all’ordine del giorno della sessione straordinaria del Consiglio regionale in programma il prossimo martedì 3 giugno. Sono seguiti trenta secondi d’imbarazzo e di occhiate sfuggenti, quanto basta per capire che all’interno della Renaissance le fila non sono più compatte come qualche tempo fa.

“Aspettiamo delle risposte e le vogliamo entro oggi”
A togliere le castagne del fuoco ai colleghi, alla fine, ci ha provato Patrizia Morelli. “Abbiamo avuto due riunioni interlocutorie in cui abbiamo presentato e discusso alcuni temi per noi prioritari già contenuti nel documento della Renaissance, come la riforma della legge elettorale e la questione delle società partecipate, la riconsiderazione delle grandi opere e il piano rifiuti secondo quanto indicato nel referendum, ma soprattutto abbiamo chiesto una forte discontinuità di persone e di sistema”. Salvo poi dover passare la parola ad Albert Chatrian (Morelli non era presente agli incontro con Uv e Stella Alpina, ndr) per fornire gli ulteriori ragguagli chiesti dai giornalisti: “Stiamo aspettando risposte che al momento non sono ancora pervenute: i tempi sono stretti. Auspichiamo infine che il disegno di accordo sia aperto a tutte le forze politiche”.

“Non chiamiamole larghe intese ma governo di emergenza”
Sulla tempistica non si è sbilanciato invece Raimondo Donzel, che però ha ribadito il concetto già espresso in mattinata dal segretario regionale del Pd, Fulvio Centoz. "Le nostre richieste prevedono un passo indietro del presidente Rollandin, l’attuazione di alcuni punti qualificanti del documento della Renaissance e l’allargamento del tavolo di confronto". E su questo punto, Donzel ha voluto però precisare che il Pd “non sarà una stampella della maggioranza, ma il catalizzatore del cambiamento”. Insomma, si va verso un governo di larghe intese. “Chiamiamolo piuttosto governo di emergenza e di risposta ai problemi dei valdostani – ha concluso Donzel – da parte nostra non ci sono veti, chi accetta queste condizioni può far parte del nuovo governo”.

“Se si cercano scorciatoie, noi non ci saremo”
“Siamo sereni e contenti che Pd e Alpe lavorino per noi, perché il nostro progetto passa attraverso la Renaissance, ma alla fine ci vorrà coerenza: se si cercano vie brevi per trovare delle soluzioni che non siano coerenti con il progetto che abbiamo sostenuto con gli elettori, l’Uvp non ci sarà". E’ stato chiaro il capogruppo dell’Uvp Luigi Bertschy, che con queste parole ha commentato le trattative in corso tra le forze della maggioranza, Alpe e Pd. Insomma, grosso modo le stesse che ha pronunciato Alessia Favre, presidente dell’Uvp, durante la riunione del Conseil des Communautés. “Le soluzioni pasticciate non non ci piacciono, ribadiamo la necessità di risolvere la crisi in maniera seria e chiara e senza perdere ulteriormente tempo". Ha preferito non parlare, invece, Laurent Viérin: scuro in volto, durante la conferenza stampa è rimasto in silenzio.

“Se ci avessero invitati, ci saremmo anche andati ad incontrare Uv e Stella Alpina”
“Noi non ci saremo comunque”, ha concluso il giro d’interventi Roberto Cognetta, unico rappresentante del Movimento 5 Stelle al tavolo vista l’assenza per impegni politici a Milano di Stefano Ferrero. “Lo abbiamo già detto tante volte – ha precisato Cognetta – non entreremo a far parte di alcun governo, ma ci impegniamo a votare a favore dei provvedimenti che seguiranno le linee guida della Renaissance”. In quanto agli incontri con Uv e Stella Alpina, Cognetta ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Se ci avessero invitati, ci saremmo anche andati: il dialogo con loro non c’è mai stato ma non per colpa nostra. Forse siamo antipatici”. 

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