Concorso vigili del fuoco, ricorso sulle nuove assunzioni. “Sono state pilotate”

Lunedì sulla procedura concorsuale, indetta dalla Regione nel giugno del 2012, è fioccato un nuovo ricorso al Tar di Aosta. Questa volta a essere contestata dai ricorrenti – quattro, sostenuti dalla Uil – è la delibera della Giunta del 18 aprile scorso.
Cronaca

Non c’è pace per il concorso da Vigili del Fuoco. Lunedì scorso sulla procedura concorsuale, indetta dalla Regione nel giugno del 2012, è fioccato un nuovo ricorso al Tar di Aosta. Questa volta a essere contestata dai ricorrenti – quattro, sostenuti dalla Uil – è la delibera della Giunta regionale del 18 aprile scorso con cui si autorizza la copertura di ulteriori dieci posti che vanno ad aggiungersi ai dieci inizialmente previsti dal bando.

La graduatoria ufficiale del concorso esce il 22 aprile scorso ma, secondo i ricorrenti, la stessa è nota da tempo. I candidati risultati idonei e quindi inseriti in graduatoria sono 64 di cui 24 autisti, 8 carpentieri, 5 idraulici, 4 meccanici, 14 muratori e 4 riparatori (Ndr i candidati potevano concorrere per un solo mestiere).

Pochi giorni prima come detto, ovvero il 18 aprile scorso, la Giunta con apposita delibera dichiara che, oltre ai 10 posti a bando e ricoperti dai vincitori, ci sono altri 10 posti da assegnare che vengono cosi ripartiti: 5 elettricisti, 2 muratori, 1 meccanico, 1 carpentiere e 1 autista. Proprio questa ripartizione, secondo i ricorrenti, arbitraria, viene contestata.

I quattro aspiranti vigili che si rivolgono oggi al Tar di Aosta hanno conseguito, infatti,  una votazione che consentirebbe loro di essere assunti se si attingesse alla graduatoria in ragione del voto conseguito e non in base ai mestieri. Mestieri che, spiega il ricorso, “non sono un attributo dell’inquadramento contrattuale del lavoratore che lo accompagna nel corso della sua carriera, ma una qualità da dimostrare solo al momento della prova concorsuale”. La delibera appare quindi, secondo i ricorrenti, “contraria ai canoni essenziali di imparzialità e trasparenza amministrativa." E ancora "consentire all’Amministrazione di determinare liberamente, senza obbligo di motivazione alcuno, il mestiere dei posti da ricoprire, quando è già nota la graduatoria approvata all’esito della procedura concorsuale equivale a permetterle di pilotare l’esito delle nuove assunzioni.

I ricorrenti chiedono quindi di annullare la delibera del 18 aprile scorso, previa sospensione, e allo stesso tempo di annullare, parzialmente, la graduatoria di merito del concorso nella parte in cui gli idonei sono stati inseriti nella stessa per mestieri anziché in un’unica graduatoria secondo la votazione finale conseguita.

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