Caro autostrada, i Pendolari Stanchi raccolgono più di 1700 firme

L'Associazione porta oggi la petizione in piazza des Franchises e lancia un grido di allarme anche sulla situazione dei treni. "Ad oggi non è ancora successo nulla sul fronte della costruzione del contratto di servizio".
Società

Dopo aver raccolto online 1700 firme i Pendolari stanchi portano in Place des Franchises ad Aosta la petizione che chiede innanzitutto all’Anas di dimezzare il pedaggio delle autostrade valdostane in modo da riportarlo ai livelli delle altre autostrade italiane. "Vorremmo – spiega Fabio Protasoni – riportare le tariffe al livello dell’autostrada più cara d’Italia. La petizione è uno strumento che in altri territori ha funzionato mobilitando il Ministero". 

Costi insostenibili quelli dei tratti valdostani che si ripercuotono ricorda Protasoni non solo sui pendolari e sul turismo ma anche su tutti i cittadini. "La questione trasporti incide sul costo delle merci e quindi anche sui cittadini non viaggianti, pensionati e neonati compresi". 

I pendolari portano in piazza anche il "grido di dolore" per il sistema ferroviario valdostano. "Ad oggi non è ancora successo nulla sul fronte della costruzione del contratto di servizio – spiegano Protasoni e il Presidente dei Pendolari Stanchi Massimo Giugler – Non sappiamo se c’è qualcuno che lo sta scrivendo e se ci sono state delle riunioni." I tempi però, ricorda l’Associazione, stringono. "Entro fine giugno il contratto va firmato altrimenti ci ritroveremo con il 70% delle corse tagliate. Inoltre sempre a giugno entrerà in vigore il nuovo orario estivo con il rischio che ciò avvenga senza concertazione". 

L’Associazione su questa questione mette in guardia la politica. "Guai a loro se si inventano ora che la crisi del governo influisce su questa questione perché questa è ordinaria amministrazione e siamo pronti a scendere in piazza e gridarlo sotto la finestra del Presidente". 

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