Crisi Governo, la minoranza: “Sì al dialogo ma intorno al nostro progetto di cambiamento”

Confronto? Sì, ma intorno al progetto della Renaissance, il documento programmatico presentato dalla minoranza nei giorni scorsi. E’ questa in sintesi la condizione ribadita oggi dall’opposizione nella discussione in aula.
Consiglio regionale del 23 aprile 2014
Politica

Confronto? Sì, ma intorno al progetto della Renaissance, il documento programmatico presentato dalla minoranza nei giorni scorsi. E’ questa in sintesi la condizione ribadita oggi dall’opposizione nella discussione in aula sulla presa d’atto delle dimissioni degli assessori.

A rompere i toni concilianti mostrati da Perron e Borrello è arrivato subito Stefano Ferrero, il Capogruppo del M5S. “Il capitolo elezioni fa sorridere. Volete fare i duri? Vediamo chi lo sarà? Noi non abbiamo certo paura perché abbiamo una certezza: la metà dei consiglieri di maggioranza non verrà rieletto.” E sul documento “ci aspettiamo un atto di responsabilità intorno ad un progetto che può essere migliorato ma non variato”.

Concetto ribadito da Raimondo Donzel: “Dai banchi dell’opposizione è stato messo a disposizione un progetto chiaro, serio, per il futuro della Valle d’Aosta, che può essere arricchito da nuovi contributi. Non vogliamo che ora si apra un teatrino della politica, in cui si perde solo tempo, con riunioni che generano solo riunioni. “ Dal Capogruppo Pd-Sinistra Vda una minaccia a non portare a lungo la fase delle trattative. “Nessuno pensi di trascinare all’infinito questa crisi politica, allora le inevitabili elezioni risulteranno come l’ennesimo fallimento della politica. Di fronte a una nuova melina l’opposizione alzerà i toni, sarà durissima. C’è poco tempo a disposizione per il cambiamento della Valle d’Aosta”.

E Patrizia Morelli di Alpe: “E’ solo attraverso una ripartenza su basi diverse dal passato che si potrà ridare credibilità alla politica, centralità al Consiglio regionale e riavvicinare la politica ai cittadini. Il solo interesse da perseguire è quello della comunità, amministrando in modo equo, trasparente, solidale e lungimirante, e proponendo una politica al passo dei tempi.”
Un nuovo governo nel quale non dovrà per forza sedere l’Union Valdotaine delinea Luigi Bertschy di Uvp: “La Valle si può difendere anche senza simbolo Uv sono tanti i veri autonomisti in quest’aula che hanno cambiato metodo e stile. “ E sulle dimissioni degli assessori: “E’ stato un gesto di responsabilità guidato dalla nostra determinazione ma che poteva essere fatto già il 26 marzo”.

Atteso è arrivato anche l’intervento di Leonardo La Torre, il consigliere, ancora Uv, che assieme alla minoranza venerdì scorso ha presentato le mozioni di sfiducia nei confronti degli 8 assessori oggi dimissionari. “Sono felice che non siano state discusse, non erano contro gli assessori. “ La Torre ha quindi spiegato che le azioni degli ultimi tempi erano il tentativo “di rivendicare il diritto all’uso della parola. L’ho fatto per la mia dignità, rivendicando il diritto della parola per me stesso, per l’aula e per i cittadini."

 

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