#ConsVda, la presa d’atto delle dimissioni. Perron e Borrello: “Trovare presto una soluzione”

Stefano Borrello e Ego Perron aprono le danze in Consiglio regionale chiamato oggi a prendere atto delle dimissioni degli 8 assessori regionali, arrivate ieri pomeriggio dopo l’ultimo, decisivo, vertice di maggioranza di ieri mattina.
Politica

“Bisogna fare presto. E’ in gioco il futuro della Valle d’Aosta”. Stefano Borrello e Ego Perron aprono le danze in Consiglio regionale chiamato oggi a prendere atto delle dimissioni degli otto assessori regionali, arrivate ieri pomeriggio dopo l’ultimo, decisivo, vertice di maggioranza della mattinata. Passaggio che, in apertura dei lavori, il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini ha ricordato porterà alla prorogatio per 60 giorni della Giunta regionale, in carica per l’ordinaria amministrazione, in attesa della formazione di un nuovo esecutivo.

“La maggioranza non c’è più” dice l’ex Capogruppo Uv, Ego Perron. “Le dimissioni sono un atto di responsabilità nato dalla necessità di non fare perdurare più questa situazione di stallo e allo stesso tempo di scontro, una situazione che non è utile alla Valle d’Aosta.”
Perron chiede quindi un confronto nell’immediato. “La parola torni ora alla politica, alle segreterie politiche. Dovrà essere l’aula con un gesto di responsabilità ad individuare le soluzioni per la governabilità della Valle d’Aosta.” Se la soluzione non dovesse arrivare dal confronto l’ex Capogruppo ricorda come l’unica strada da percorrere sarà quella delle elezioni anticipate: “Rimarrà solo questa soluzione che spesso è nella bocca di tutti, anche di colleghi di maggioranza che spesso la usano come minaccia, ma in realtà è nella volontà di pochi” .

E Stefano Borrello, Capogruppo di Stella Alpina: “Le elezioni sono una soluzione inevitabile se non si aprirà un tavolo politico nel segno della responsabilità della politica e di ciascuno di noi consiglieri. L’auspicio è che tutte le forze politiche lascino da parte gli interessi partitici per condurre Valle d’Aosta fuori dalla crisi economica”.
 

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