Casinò, dal Presidente disponibilità al confronto ma l’interlocutore rimane Frigerio

Incontro di circa un'ora ieri fra i sindacati e il Presidente della Regione. Rollandin ha aperto alle proposte sindacali ma ha confermato che la trattativa deve essere portata avanti dall'azienda. Contrari Cgil, Cisl e Ugl.
Economia

Sono i vertici del Casinò di Saint-Vincent, a cui il Presidente della Regione ha riconfermato piena fiducia, a dover portare avanti la trattativa con i sindacati. E’ quanto è emerso ieri sera nell’incontro di circa un’ora fra Rollandin e le organizzazioni sindacali. Il Presidente si è presentato nella saletta di Palazzo regionale con al suo fianco l’amministratore unico Luca Frigerio e il capo del personale Rodolfo Buat che, come la volta scorsa, non hanno proferito parola. "Noi volevamo parlare con la proprietà – ricorda Riccardo Monzeglio della Cisl – poi ognuno può portarsi chi vuole".

I sindacati hanno quindi illustrato “i punti unitari per la risoluzione della difficile situazione ” del Casinò sui quali c’è stata, da parte del Presidente, un’apertura al confronto. In particolare il documento chiede l’attuazione integrale dell’accordo quadro siglato dalle parti il 21 ottobre 2013 e degli accordi conseguenti, la definizione di un nuovo piano di marketing, la reale attuazione del contenimento dei costi aziendali e l’applicazione di un taglio netto degli sprechi, la riorganizzazione interna del lavoro con coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, la riduzione delle retribuzioni dei Dirigenti e dell’Amministratore Unico fino alla rinegoziazione da parte dell’azienda dei superminimi e assegni individuali in base alla reale attività svolta. Una volta definite le misure proposte e quantificato il recupero in termini economici, i sindacati si dicono disponibili a “prevedere per un arco temporale ben definito l’eventuale congelamento di alcuni istituti contrattuali e la possibile riduzione di altri istituti basati sul principio dell’equità e a dare
certezza del recupero delle somme eventualmente richieste ai dipendenti anche mediante la possibile emissione di titoli obbligazionari”.

“Il Presidente – spiega Riccardo Monzeglio – ha condiviso quasi tutte le nostre proposte. Il problema ora è il metodo. Noi non siamo favorevoli a trattare con l’azienda.” Cgil, Cisl e Ugl hanno ricevuto infatti nelle settimane scorse mandato dai propri iscritti a proseguire la trattativa con la proprietà e non con i vertici della casa da gioco, sfiduciati dai lavoratori. Diversa la posizione di Uil e Snalc disponibili a parlare con l’azienda mentre il Savt, come spiega Claudio Albertinelli "ha ribadito la necessità che alla trattativa sia presente anche un rappresentante della proprietà".

“Nel primo trimestre di quest’anno la Casa da gioco ha perso più di 900mila euro rispetto allo stesso periodo del 2013 quando la struttura era interessata dai lavori. – ricorda Vilma Gaillard della Cgil – I lavoratori non hanno fiducia in questa dirigenza. Capiamo il discorso di prospettiva ma sembra essere troppo lunga questa prospettiva.” Con giovedì e venerdì i sindacati convocheranno i lavoratori in assemblea per spiegare quanto accaduto e capire come proseguire. Il presidente ha ricordato ieri che i tempi sono molto stretti. “Il rischio – aggiunge Gaillard – è che si inasprisca una situazione già molto tesa e che si vada al muro contro muro. La politica a questo punto deve avere il coraggio di fare delle scelte”

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte