“Non ci presenteremo in Consiglio se non per prendere atto delle dimissioni della Giunta”

Cosi la minoranza risponde alla linea della Giunta Rollandin che ha scelto di non dimettersi se non in presenza di una mozione di sfiducia costruttiva.
Politica

“Non ci presenteremo in Consiglio se non per prendere atto delle dimissioni della Giunta regionale”. La minoranza sceglie il muro contro muro e annuncia compatta la linea dell’Aventino. “Esistono due risoluzioni approvate dal Consiglio Valle, a cui il Governo regionale risponde. – ricorda Laurent Viérin di Uvp – Le dimissioni sono un istituto diverso dalla mozione di sfiducia costruttiva. Quest’ultima era nelle nostre corde ma noi abbiamo scelto un’altra strada. Ora devono dirci se vogliono o meno rispettare l’impegno di rimettere il mandato”.
I 16 consiglieri di minoranza (Ndr assente giustificato Bertin) non usano mezzi termini per definire l’attuale situazione di stallo. “E’ un attentato all’autonomia della Valle d’Aosta” sbotta Raimondo Donzel del Pd-Sinistra Vda. E il grillino Stefano Ferrero, fresco di nuova querela sul Forte di Bard, incalza: “Siamo in un regime dittatoriale. L’unico che è convinto di essere ancora Presidente è il Presidente”.

Regolamento alla mano l’opposizione non ci sta, come sottolinea Raimondo Donzel del Pd-Sinistra Vda “a farsi dare lezioni di nozioni giuridiche da una maggioranza che non esiste più, come ha dimostrato in aula. La Valle d’Aosta è l’unica regione in Italia dove il Presidente viene eletto direttamente dai consiglieri che hanno chiaramente detto che si deve ora dimettere”

La minoranza denuncia poi il tentativo da parte della maggioranza di scaricare sull’opposizione la responsabilità di questa situazione. “Noi stiamo normalmente lavorando, – spiega Albert Chatrian di Alpe – le Commissioni si stanno svolgendo così come si è riunito questa mattina il gruppo di lavoro sulla riforma degli enti locali. Prendiamo le distanze, quindi, da chi, in queste ore, sta mettendo in giro la voce che per colpa dell’opposizione alcuni provvedimenti non avranno copertura o gambe come forestali e casinò”

E sul dopo dimissioni? Risponde Laurent Viérin “Il Consiglio Valle dovrà aprire una discussione politica. Rifiutiamo le stanze chiuse dei palazzi. E’ nell’aula del consiglio che si troveranno le soluzioni. La legge prevede che dopo la presa d’atto delle dimissioni ci siano 60 giorni di tempo per eventualmente costituire una nuova maggioranza. Gli scenari quindi si apriranno dopo. Oggi si discute di qualcosa che non esiste: le dimissioni di un Presidente che non si vuole dimettere".
 

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