Ferrovia, Trenitalia va dritta per la sua strada: “Tagli in vigore dal 2 marzo”

Antonio Fuggetta della Cgil è “un vero e proprio contenzioso di tipo istituzionale. Questi soggetti stanno continuando a giocare a ping pong e i lavoratori e gli utenti non possono essere la pallina di questa partita.”
Stazione di Aosta
Società

Trenitalia va dritta per la sua strada, quella dei tagli annunciati che entreranno in vigore dal 2 di marzo. Questa mattina il Direttore della Direzione Piemonte Valle d’Aosta, Gregorio Pascale ha incontrato i sindacati che non sono riusciti però a fare cambiare idea all’azienda. Tre ore di confronto nel corso del quale il dirigente ha ricordato le ragioni – i 70 milioni di euro che Trenitalia aspetta per i servizi erogati – che hanno portato alla scelta di cancellare il 50% delle corse valdostane.

“Abbiamo chiesto a Ministero e Regione di farsi carico delle proprie responsabilità, – spiega Salvatore Spataro, segretario dell’Orsa – qui c’è un’azienda con un debito pregresso di tre anni ed è giusto che qualcuno questi soldi li dia.” I sindacati chiedono l’apertura di un tavolo trilaterale con Ministero, Regione e Trenitalia per dirimere quello che come spiega Antonio Fuggetta della Cgil è “un vero e proprio contenzioso di tipo istituzionale. Questi soggetti stanno continuando a giocare a ping pong e i lavoratori e gli utenti non possono essere la pallina di questa partita.”

I sindacati per tutelare gli interessi dei lavoratori e degli utenti metteranno in atto tutta una serie di azioni. Domani saranno in Consiglio regionale per far sentire la loro voce e quella dei lavoratori. “Noi cercheremo di parlare a tutti i gruppi. – spiega ancora Fuggetta – Le istituzioni devono fare la propria parte e se ci sono delle responsabilità precise devono emergere”. Tra le altre azioni che verranno messe in campo, anche in accordo con le segreterie piemontesi, c’è anche la possibilità di uno sciopero. Accanto alla situazione dei pendolari i tagli portano con se lo spettro degli esuberi di una parte dei circa 80 dipendenti di Trenitalia e Rfi operanti in Valle d’Aosta. “Oggi non abbiamo parlato di esuberi – spiega Spataro dell’Orsa – ma sicuramente con i tagli del 2 marzo ci saranno conseguenze di questo tipo”.
 

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