70 anni di Resistenza, Anpi VdA: “lottiamo per diritti, libertà e democrazia”

Omaggio ai partigiani caduti di Amay, borgo di Saint Vincent, guidati da Edoardo Page. Guglielminotti Gaiet: “No ai tentativi di equiparare chi è morto per la libertà e chi per perpetuare la tirannia”. Dujany: “senza autonomia niente democrazia”.
La commemorazione per i 70 anni di Resistenza ad Amay
Società

Un ricordo, un impegno, un’eredità, un esempio, un monito: ecco cosa rappresenta l’esperienza dei partigiani per tutti coloro che oggi erano ad Amay, frazione di Saint Vincent. Ricorreva l’annuale celebrazione organizzata dall’ANPI Valle d’Aosta in ricordo dei molti giovani di Saint-Vincent morti nel corso delle azioni condotte dalla 17a Brigata Matteotti, guidata da Edoardo Page. Quest’anno la giornata ha assunto un’importanza speciale, perché esattamente settant’anni fa nasceva la Resistenza.
Dopo la messa in ricordo dei caduti la processione formata dall’Anpi, dalle autorità civili e militari e da numerosi cittadini si è avviata verso la cappella dei partigiani, fatta costruire dallo stesso Edoardo Page negli anni ’50, per dire una preghiera e intonare il canto Signore delle Cime.
Poi la piccola folla si è riunita attorno alle tombe del piccolo cimitero sottostante, dove sono stati tumulati alcuni partigiani uccisi in azioni di guerriglia. Proprio qui, il 13 dicembre 1943, come ricorda una lapide vicino alla cappella, venne arrestato Primo Levi, assieme a Vanda Maestro e Luciana Nissim.
All’epoca ogni azione poteva essere l’ultima, i gesti più semplici – parlare o tacere, agire o attendere – e le scelte più complesse – che divisa indossare, contro chi combattere, a fianco di chi – erano pesanti e definitivi, restavano impressi come un marchio sulle persone, tracciavano il confine di una scelta di campo, e non di rado facevano la differenza tra la vita e la morte. Settant’anni dopo gli eredi di quei gesti e quelle scelte erano ad Amay, davanti a cinque tombe allineate, decorate con fiori e semplici croci di legno.
“I colori politici non importano, questo deve essere un luogo di riposo e di pacificazione, capace di unire, e non fonte di divisioni” ha sottolineato Maria Teresa Page, figlia di Edoardo, presente assieme a figli e nipoti. Un discorso analogo a quello del primo cittadino di Saint Vincent, Adalberto Perosino, che ha lodato l’Anpi per come da sempre conferisce il giusto risalto “a chi ha ridato dignità agli italiani e ai valdostani, opponendosi alla tirannia”. Doveroso, per il nuovo assessore regionale alla Cultural Joel Farcoz, il richiamo agli alti valori dei partigiani, anche nell’azione politica e sociale.
Secondo Marino Guglielminotti Gaiet, presidente dell’Anpi Valle d’Aosta, il modo migliore per rendere merito all’azione dei partigiani è quello di continuare a lottare per i diritti, il lavoro, la giustizia e la democrazia. “Ci sono segnali preoccupanti, come il raduno neofascista che si terrà in Lombardia, o Casa Pound che scorazza ovunque, le scritte vandaliche contro l’Anpi a Roma. Le commemorazioni sono fondamentali, ma non bastano, dobbiamo lavorare sul territorio, coinvolgere tutti. Non possiamo permetterci di perdere di vista i valori fondanti della democrazia, gli stessi che leggiamo nella nostra Costituzione, che qualcuno vorrebbe stravolgere. E dobbiamo opporci ai tentativi di mettere sullo stesso piano chi è morto per la libertà e chi per perpetuare la tirannia. Una cosa è l’onore dovuto ai defunti, da intendersi in senso laico e religioso, altra cosa è creare confusione”.
Infine il senatore Cesare Dujany, partigiano e presidente dell’Istituto Storico della Resistenza della Valle d’Aosta, ha rimarcato con forza un concetto ben preciso, ovvero la saldatura tra democrazia e autonomia. Due ideali che hanno avuto in sorte un destino differente, ha spiegato. “Il tradizionale assetto istituzionale è rimasto inalterato. Diversamente da quanto è accaduto per la democrazia – ha affermato – chi rivendica l’autonomia viene ancora visto con diffidenza, mentre solo l’autonomia trasforma un popolo di sudditi in cittadini padroni del proprio destino. L’eclissi dell’autonomia può generare il tramonto della libertà”.
In nome concetto di unione tra democrazia e autonomia la Giunta regionale ha approvato nella seduta di venerdì 6 settembre il disegno di legge che stabilisce le disposizioni per la celebrazione del 70° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia, per ricordare i fatti che coinvolsero la Valle d’Aosta nel periodo 1943-1945. A corollario delle iniziative – i cui contorni saranno definiti in futuro – verrà presto inaugurato un piccolo progetto di comunicazione legato all’utilizzo di Twitter.
 

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