Teatro, le compagnie valdostane alleate contro i tagli. “Vogliamo dialogare con la Regione”

Presentata l'Assemblea delle Compagnie teatrali professionali valdostane il cui obiettivo è rappresentar la categoria e partecipare all'elaborazione di nuove strategie culturali. Nella primavera scorsa taglio dell'80% ai finanziamenti regionali.
Cultura

“Trovare nella crisi una o forse più opportunità”. E’ lo spirito con cui nasce l’Assemblea delle Compagnie teatrali professionali valdostane, presentata oggi alla stampa. Nove compagnie –  Approches, Arti di Eris, Envers Teatro, Nuovababette Teatro, Palinodie, Replicante Teatro, Sinequanon, Teatro d’Aosta e Teatro Instabile di Aosta – hanno deciso di unire le proprie forze per affrontare il problema dei tagli alla cultura, “diventati insostenibili” in Valle d’Aosta.

“Nella primavera scorsa – spiega Marco Augusto Chenevrier del Teatro Instabile – abbiamo avuto a spizzichi e bocconi la notizia del taglio dell’80% ai finanziamenti regionali (ndr previsti dalla legge regionale 19 dicembre 1997) delle compagnie teatrali. Una notizia che arrivò con gravi ripercussioni per le compagnie che avevano produzioni già partite mentre altre in fase di partenza le bloccarono o dovettero annullare la circuitazione e la partecipazione a importanti Festival, in mancanza di liquidità.”

Fino alla primavera scorsa i contributi di cui beneficiavano le compagnie professionali e amatoriali valdostane ammontavano a 330 mila euro. “Con quei fondi – prosegue Chenevrier – già pochi, rispetto a quelli concessi in altre regioni, abbiamo creato un indotto economico stimato di circa 1 milione di euro dando lavoro a più di 100 persone. Inoltre abbiamo esportato fuori dai confini regionali il nome della Valle, dando lustro alla regione”.

Le compagnie riunite in Assemblea hanno iniziato quindi a dialogare “in una logica diversa, da quella clientelare del passato” con l’Amministrazione regionale. Dopo una prima promessa del Presidente della Regione Rollandin, a cavallo con le elezioni regionali, di limitare al 30% circa il taglio ai finanziamenti, nei giorni scorsi, in un incontro con il neo Assessore regionale alla Cultura, Joel Farcoz è arrivata l’assicurazione che i contributi verranno in parte reintegrati. “Da un taglio dell’80% – spiega ancora Chenevrier – ad uno di circa il 50% (177mila euro), quando ci era stato promesso che la decurtazione non avrebbe superato il 35%, tenendosi quindi sulla già nefasta tendenza media nazionale.”

Il dialogo con l’amministrazione regionale prosegue con l’obiettivo, spiega l’Assemblea, di condividere e partecipare attivamente alla programmazione della politica culturale regionale ma anche ad un rinnovamento dalla legge regionale fino alla ricerca di nuovi modi di fare fundraising.

L’obiettivo è di evitare gli errori del passato. “E’ inaccettabile, oggi, che grandissimi budget vengano bruciati su eventi, talvolta di qualità, spesso no, che magari si consumano in un solo giorno, come l’inaugurazione dello Splendor. – conclude Chenevrier – Non vogliamo che questo teatro diventi una scatola vuota riempita di soldi e svuotata di idee. Cosi come siamo preoccupati per il futuro del Giacosa che non si capisce cosa dovrà diventare. Questi spazi sono prima di tutto luoghi di incontro dei cittadini e della cultura, e noi cittadini vogliamo riappropriarcene.”

Per farsi conoscere l’Assemblea annuncia di voler organizzare a breve una pubblica lettura di un testo letterario in versione integrale “dove attori e cittadini si alterneranno in una giornata all’insegna della cultura concepita, anche, come momento di condivisione conviviale”.
 

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