Impianti a fune, l’Avif cancella il contratto di lavoro integrativo regionale

"Le aziende funiviarie ed in generale il comparto del turismo invernale - si legge in una nota dell'Avif - sono coinvolte in una evidente e grave situazione di stagnazione del mercato in cui le presenze non aumentano a differenza dei costi gestionali".
Nuova funivia del Plateau Rosa
Economia

"Diventa prioritario raggiungere il necessario recupero di efficienza rendendo più coerenti i costi con i ricavi." Con questa giustificazione l’Avif – l’Associazione valdostana impianti a fune – ha inviato a tutti gli associati formale disdetta del contratto integrativo regionale. Avif e sindacati erano in trattativa per il rinnovo del contratto, scaduto nell’ottobre scorso e che riguarda 900 addetti stagionali e non.

"Le aziende funiviarie ed in generale il comparto del turismo invernale  – si legge in una nota dell’Avif firmata dal Presidente, Ferruccio Fournier – sono coinvolte in una evidente e grave situazione di stagnazione del mercato in cui le presenze non aumentano a differenza dei costi gestionali che segnano un incessante incremento. I maggiori costi esplicitamente ed implicitamente contenuti nella contrattazione decentrata ed aziendale, rispetto al CCNL, sia negli aspetti economici che in quelli normativi non sono più sostenibili, pena la sopravvivenza stessa delle associate."

Le imprese funiviarie spiegano come l’obiettivo prioritario sia quello di "recuperare competitività e di non dover ridurre gli attuali livelli occupazionali a causa di eventuali chiusure di impianti dettate dall’impossibilità di reperire fondi per gli investimenti". Sulla piattaforma di rinnovo del Contratto integrativo regionale presentata dai sindacati e, più recentemente, quella per il rinnovo del CCNL l’Avif spiega come le condizioni "non sono, alla luce della situazione economica generale, accettabili, anzi aggraverebbero ulteriormente lo scenario sopradescritto. "

A chiusura del comunicato l’Avif lascia comunque aperta la porta ai sindacati per una nuova trattativa sul contratto integrativo "con  lo scopo di valutare in forma congiunta e condivisa nuovi criteri improntati alla produttività, alla meritocrazia, alla formazione professionale, alla qualità e all’innovazione."
 

 

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