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L’avena e le sue proprietà: un ottimo tonico per gli sportivi!

Sono numerose le proprietà riconosciute all’avena. Aiuta a stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue: è il cereale con il più basso indice glicemico, adatto quindi anche ai diabetici.
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La provenienza dell’avena è incerta; probabilmente è originaria dell’Asia, in quanto vi sono tracce dell’utilizzo in Cina già 3000 anni fa di avena rossa selvatica, mentre pare che gli antichi egizi non la conoscessero.
Gli autori greci e latini dimostrarono nei loro scritti di conoscerla, ma ne parlavano con una certa diffidenza. Comunemente era considerata una “mala erba”, veniva fatta estirpare o utilizzata solo per l’alimentazione dei cavalli; tuttavia alcuni autori della Roma del I secolo d.C.(Aulo Cornelio Celso, Plinio il Vecchio) cominciarono a segnalarne l’utilità nel trattare e prevenire alcune malattie, in particolare nelle patologie dermatologiche. Era noto all’epoca il benefico effetto della farina d’avena utilizzata nei bagni.
Nello stesso periodo storico, in Asia Minore era utilizzata per la biada dei cavalli ma anche per preparare il pane, anche se solamente nei periodi di carestia.
Grazie alla sua capacità di crescere anche in climi rigidi, l’avena si diffuse nelle terre del Nord Europa, in particolare in Scozia, Irlanda, Scandinavia, Germania, Russia. Furono in effetti i barbari mangiatori di avena a conquistare i romani!

Col passare dei secoli l’idea che l’avena fosse cibo per animali, inadatto al consumo umano, si radicò ulteriormente: nel Medioevo, nessun cavaliere inglese o francese si sarebbe nutrito con il cibo che dava al suo cavallo. Fecero eccezione gli scozzesi e gli irlandesi, forti mangiatori di avena. Vale la pena citare Samuel Johnson (1709 -1784), poeta e scrittore britannico, che nel suo dizionario definì l’avena come: "cibo per gli uomini in Scozia, per i cavalli in Inghilterra". Gli scozzesi, per nulla offesi, ribatterono che: "l’Inghilterra è famosa per l’eccellenza dei suoi cavalli, mentre la Scozia lo è per i suoi uomini".

Oggi l’avena è stata profondamente rivalutata dai nutrizionisti per la sua grande ricchezza in principi nutritivi.
In effetti, rispetto ai suoi “fratelli” cereali, l’avena ha un minor contenuto in carboidrati (63%), un elevato tenore di proteine (fino al 17%) e un maggior contenuto di grassi (7%), questi ultimi peraltro dalle ottime qualità nutrizionali.
E’ ricca in sali minerali, in particolare calcio e magnesio (con un rapporto di concentrazione ottimale tra i due), ferro, manganese. E’ una buona fonte di vitamine del gruppo B, in particolare di B1.

Sono numerose le proprietà riconosciute all’avena. Molto nutriente, l’avena è un ottimo tonico per gli sportivi, per la crescita e per chi lavora al freddo. Aiuta a stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue: è il cereale con il più basso indice glicemico, adatto quindi anche ai diabetici. Aiuta a ridurre il colesterolo LDL grazie alla buona concentrazione di acidi grassi polinsaturi. Possiede un’azione regolatrice sulla tiroide.
La fibra dell’avena è ricca in betaglucani, sostanze zuccherine che favoriscono il transito intestinale, abbassano il carico glicemico del pasto, aiutano a ridurre i livelli serici di colesterolo e sono molto studiate per la loro azione di stimolo delle difese immunitarie.
E’ noto che l’avena produce un effetto armonizzante sul sistema nervoso, sfruttato in Medicina Naturale.
Da ricordare, infine, le proprietà idratanti, lenitive e protettive sulla pelle. L’avena possiede un’azione detergente spiccata ma delicata: rispetta le funzioni epidermiche fondamentali e per questo è utilizzata ancora oggi in diversi preparati cosmetici.

Dott. Enrico Bernero
Farmacista e Naturopata

Farmacia dott. Nicola – Aosta

 

 

  

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