Nell’Alpe fioccano le dimissioni. Riccarand: “non mi ritrovo più”

l movimento guidato da Chantal Certan è alle prese con quattro dimissioni dal Consiglio direttivo. Hanno dichiarato di voler lasciare Michel Chamen, Sonia Chabod, Elio Riccarand e Rosetta Bertolin.
Politica

C’è fermento nella politica valdostana. E a scricchiolare non sarebbe solo l’Union Valdôtaine: anche nell’Alpe si manifestano in questi giorni malumori, prese di distanza e abbandoni, segni inequivocabili di un certo disagio e di un amalgama difficoltoso tra le diverse componenti del principale partito di opposizione.

Il movimento guidato da Chantal Certan è alle prese con quattro dimissioni dal Consiglio direttivo. Hanno dichiarato di voler lasciare Michel Chamen, Sonia Chabod, Elio Riccarand e Rosetta Bertolin.

L’abbandono più eclatante è quello di Riccarand, che lascia anche l’esecutivo e la direzione del giornale e che non nasconde la distanza e le divergenze con le cariche apicali del partito, Carlo Perrin e Chantal Certan in primis. “Sul tavolo ci sono diverse concezioni del ruolo di un partito politico che, a mio avviso, non deve ridursi a un comitato elettorale, né a trampolino di lancio dei singoli, ma dovrebbe essere un soggetto capace di far crescere iniziative dal basso e a promuovere nuova partecipazione” ci spiega Riccarand.

Per l’esponente dei verdi, “quello che si sta portando avanti non è coerente con il progetto, più innovativo, del Galletto”. “In questo momento la politica che va interpretata in modo più innovativo e con più coraggio” rincara ancora Riccarand.

Di parere diverso invece Chantal Certan che, con una battuta, parla di “scosse di assestamento”. “Alpe non è un soggetto monolitico e questa è la sua grande forza, però la democrazia è bella anche quando non passa il proprio punto di vista”.

Il riferimento va all’ultima Assemblea dell’Alpe, del 1° dicembre scorso, quando è stata bocciata la proposta di Elio Riccarand di rendere non candidabili alle regionali i vertici del partito. Il segretario ci tiene poi a distinguere la diversa genesi e natura dei quattro dimissionari.

In linea con le motivazioni di Riccarand, ci sarebbero le dimissioni di Rosetta Bertolin, mentre alla base di quelle di Sonia Chabod ci sarebbero questioni personali. “Le dimissioni di Michel Chamen non sono ancora confermate, lo incontreremo oggi, ma le sue posizioni sono quasi opposte a quelle di Riccarand, sono punti di vista che non si sono mai incontrati”.
 

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