La ricetta di “Valle Virtuosa” per la gestione del ‘Piano B’ sui rifiuti

Raccolta dell’umido, tariffazione graduale e differenziata all’80% entro il 2020. Dopo il referendum, il comitato apre al dialogo: “Siamo disponibili a un tavolo tecnico con l’amministrazione regionale”.
Da sx: Marco Grange, Elisa Desandré, Fabrizio Roscio, Jeanne Cheillon e Anna Gamerro
Politica

“Non basta dire no, bisogna contribuire a risolvere i problemi”. Così Fabrizio Roscio, leader del comitato Valle Virtuosa, commenta il risultato del referendum che ha affossato il progetto del pirogassificatore e rilancia: “Siamo disponibili alla formazione di un tavolo tecnico insieme all’amministrazione regionale e insieme risolviamo il problema della gestione dei rifiuti. Non si può aspettare la prossima legislatura, bisogna agire subito”. Durante una conferenza stampa, il fronte che ha sostenuto il “sì” alla consultazione di domenica scorsa, offre la propria ricetta per il “piano B” cioè l’alternativa alla gassificazione che non si farà più.

“Il primo passo potrebbe essere la raccolta dei rifiuti organici – sostiene Roscio – con centri di compostaggio in ogni comune. Già in questo modo si potrebbe fare un notevole passo in avanti. Inoltre, sarà necessario pensare a un sistema di tariffazione proporzionata alla quantità di rifiuti prodotti. Su dove collocare il residuo, siamo disposti a discutere, ma la direzione è di minimizzare le quantità da stoccare”.

E’ proprio l’aspettativa di vita dell’attuale sito di Brissogne il nodo principale da affrontare. “Al ritmo attuale di produzione dei rifiuti – sottolinea Roscio – la discarica ha un’autonomia ancora di dieci anni. Arrivando all’80% di raccolta differenziata entro il 2020 nessuna nuova discarica andrebbe prevista e ci sono ancora decenni di margine. Solo nel giro di due anni si può arrivare ad una quota del 65% singendo semplicemente sulla raccolta dell’umido che oggi rappresenta il 30% del totale dei rifiuti.

Poi “Valle Virtuosa” sottolinea il successo referendario: “Avremmo raggiunto il quorum anche solamente con i voti di chi ha votato sì” dice Roscio. E conclude: “Con la scelta di domenica, la Valle non si sta mettendo in una situazione di inciviltà, ma sta seguendo quanto l’Unione europea auspica”. E l’effetto Beppe Grillo? Roscio: "Ci siamo interrogati sull’opportunità del suo interevento. Ma il beneficio c’è stato: se fossi salito io sul palco, non ci sarebbe stata tanta gente in piazza". 

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