"Le nuove abitazioni del quinto lotto costerebbero sui 10 milioni, soldi molto difficili da trovare, almeno in questo periodo di crisi". Secondo l’assessore comunale ai Servizi finanziari, al Patrimonio e all’Edilizia residenziale pubblica, Mauro Baccega, sarebbe molto lontana l’ipotesi di costruire altri nuovi alloggi di edilizia residenziale nel quartiere Cogne. Questi sarebbero dovuti sorgere al posto delle attuali "Fresia Basse" e "Gazzera", vecchie case popolari che si affacciano sul tratto est di via Colonnello Alessi.
In realtà, l’orientamente dell’amministrazione era noto da tempo. Già quasi un anno fa, infatti, durante un sopralluogo di commissione nel quartiere, Baccega si era espresso in merito: "Il quinto lotto è un’idea intelligente, ma ancora tutta da finanziare". Tuttavia, un’interrogazione del consigliere di minoranza Paolo Momigliano Levi, ha dato l’occasione di riprendere la questione, durante il consiglio comunale di ieri.
"L’ultima volta in cui è comparso l’impegno di spesa programmatico per questa opera era il marzo del 1992, nella legge per Aosta Capoluogo, ma non aveva copertura finanziaria", ricostruisce l’assessore. "Qualcuno poi, nella scorsa legislatura, aveva detto che dopo il piano vendita degli alloggi del comune si sarebbe potuto intervenire – continua – ma, non avendo neanche un progetto preliminare, a questa amministrazione sembra irrazionale promettere la luna".
Nel frattempo, "in molti alloggi da demolire sono state installate alcune caldaiette, altri dieci di questi sono stati invece ristrutturati e riassegnati, grazie ad un finanziamento statale". In più, "ci sono delle famiglie delle Fresia Basse – conclude Baccega – che non vogliono spostarsi nel quarto lotto (altre case in costruzione, nell’isolato più a nord, ndr), perchè stanno già bene nel loro alloggio: noi, fino a quando sarà possibile, le lasciamo restare".