“Non bruciamo il nostro futuro”. Valle Virtuosa lancia la campagna referendaria

Passaparola, banchetti informativi, incontri con esperti e un sito per rispondere ai "non è vero" della Zublena. Sono alcune delle iniziative presentate oggi dall'Associazione "per sensibilizzare i valdostani che andranno al voto".
Società

"Cittadini valdostani: non bruciamo il nostro futuro". E’ questo lo slogan che accompagnerà la campagna referendaria di Valle Virtuosa, lanciata oggi con la presentazione delle iniziative, in programma da qui al 18 novembre. La data scelta per il referendum sul pirogassificatore sembra ancora lontana ma i volontari dell’Associazione hanno pensato ad una campagna di comunicazione dal basso e quindi, per coinvolgere i cittadini e far funzionare il passaparola, ci vuole tempo. "Il nostro obiettivo – ha spiegato Manuela Bergamasco – è di raggiungere tutti i valdostani che andranno al voto".

Accanto all’attivazione diretta dei soggetti sensibili alla tematica, l’Associazione sarà presente in occasione di manifestazioni, sagre o eventi sportivi con dei banchetti informativi. Non mancheranno poi gli esperti. In particolare arriveranno in Valle d’Aosta nei prossimi mesi l’oncologa Patrizia Gentilini, Enzo Favoino un’autorità nel campo dei trattamenti a freddo dei rifiuti, Raphael Rossi, esperto di buone pratiche di gestione dei rifiuti, e Franco Bonesso, presidente del consorzio TVTre di Treviso, città dove si è arrivati all’82% di differenziata. Il primo appuntamento è per il 15 giugno alle 20.45 presso il Csv di Aosta con il medico Carlo Vettorato e il presidente di Valle Virtuosa Fabrizio Roscio.

L’opera di sensibilizzazione dei cittadini passerà anche dalla rete. L’Associazione presente oggi con un blog aprirà nei prossimi giorni un proprio sito. "Risponderemo ai "non è vero"  della Zublena – ha spiegato Roscio – dando quindi la possibilità ai cittadini di confrontare le informazioni." A proposito di confronto, l’Associazione ha ricordato, come da sei mesi, sia ancora in attesa che la Regione rispetti gli impegni presi con la mozione, approvata dal Consiglio, nel dicembre scorso.

"Sono tre gli elementi  – ha sottolineato Roscio – che cercheremo di comunicare attraverso questa campagna: il pirogassificatore è per legge equiparato ad un inceneritore, questo impianto ci vincolerà per un quarto di secolo e in ultimo, ci sono delle alternative come i sistemi di trattamento a freddo dei rifiuti che sono largamente utilizzati".

La campagna è autofinanziata dagli stessi volontari che chiedono però ai valdostani un sostegno. "Abbiamo pensato ad alcuni gadget  – spiega Manuela  Bergamasco – come una maglietta e una borsa in tela che i cittadini possono acquistare aiutandoci cosi a pagare le affissioni, la stampa del materiale informativo e gli spazi per la promozione del referendum."

Per sostenere l’associazione l’IBAN c/o la BCC valdostana Agenzia di Nus è: IT08 O 08587 31630 000160111421

"Non siamo, come hanno voluto farci passare, un’associazione contro – sottolinea la Bergamasco – ma siamo un’associazione nata per difendere l’ambiente, il turismo e i prodotti valdostani."

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