Via libera al disegno di legge che modifica l’Inva

La seconda Commissione consiliare “Affari generali” ha dato parere positivo, con la sola astensione dell'Alpe, al disegno di legge che trasforma l'Inva in una società a totale capitale pubblico.
Politica

Via libera dalla seconda Commissione consiliare “Affari generali” al disegno di legge che trasforma l’Inva in una società a totale capitale pubblico. Il disegno di legge è passato con la sola astensione del gruppo Alpe.

Oltre alla Regione, alla quale è riservata la proprietà di almeno il 75 per cento delle azioni, il provvedimento dispone che possono acquisire la qualità di soci azionisti gli enti locali valdostani, gli enti pubblici non economici dipendenti dalla Regione, le società interamente partecipate, anche indirettamente, dalla Regione o da enti locali valdostani e l’Azienda Usl della Valle d’Aosta.

"L’adeguamento consentirà ad Inva – sottolinea in una nota il relatore dell’iniziativa, Francesco Salzone –  di avere un raggio di azione maggiore con le società collegate della Regione oltre che di fornire servizi a più soggetti, e questo è sicuramente un aspetto positivo. Tuttavia, Inva dovrà avere la capacità di dare servizi a costi che siano concorrenziali con il mercato: è quindi fondamentale che si doti di ulteriori strumenti che le permettano di seguire l’evoluzione tecnologica – per altro molto rapida – dell’intero settore."

Secondo l’Alpe l’audizione di oggi del cda di Inva ha messo in evidenza molte criticità. "Anche l’arrivo dei Comuni nell’azionariato  – spiega Roberto Louvin – non porterà grandi benefici. Sono stati poi fatti rilievi critici su una certa opacità nella condotta dell’Inva, che è oggi snodo importante tanto nell’affidare corpose commesse nel settore informatico quanto nel reclutamento del personale. Stiamo preparando proposte per la discussione in Aula per un controllo più penetrante sulla società, sia per assicurare migliori standard di efficienza che per garantire che operi in modo più economico in linea con il mercato. Negli obiettivi originari di Inva c’era la promozione dell’imprenditoria locale; nei fatti, non c’è stato nessun progresso in questa direzione e il tessuto imprenditoriale privato del settore rimane debole. Sono in compenso molto cresciute le dimensioni dell’Inva, della sua sede e dei suoi costi di amministrazione e di gestione."
 

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