Statale 26, ecco come cambierà l’accesso Est di Aosta

Nuove rotonde, passaggi pedonali sopraelevati, parcheggi e controviali, prende forma - con discreto ritardo - il progetto di riqualificazione della statale 26 tra lo svincolo autostradale e la città di Aosta. L'accento è stato posto sulla sicurezza.
La strada che porterà alla rotonda dell'aeroporto
Politica

Dal 2009 si sa che la “porta” della città, il lungo tratto di statale 26 compreso tra lo svincolo autostradale e il confine Est di Aosta, sarà interessato da un grosso progetto di riqualificazione. In questo modo si vuole porre riparo alle numerose criticità della zona, ben note agli automobilisti che percorrono quel tratto di statale e ai pedoni che cercano di approdare in sicurezza all’altro lato della statale: per lunghi tratti è impossibile invertire il senso di marcia, mancano quasi completamente i marciapiedi, la gestione dei semafori è complessa, la zona è scarsamente illuminata. Tutti questi fattori concorrono a rendere la zona poco sicura e il rischio di incidenti abbastanza elevato. L’assessore regionale alle opere pubbliche Marco Viérin, il capo compartimento dell’Anas Antonio Marasco e vari tecnici e funzionari hanno incontrato i consigli comunali dei due comuni interessati dai lavori, Quart e Saint Christophe, per fare il punto della situazione. Rispetto al progetto preliminare iniziale, sono state apportate alcune modifiche proprio in considerazione delle proposte e dei suggerimenti emersi durante i vari incontri tra i soggetti coinvolti, le amministrazioni locali e l’Anas. In particolare, si tratta di mantenere le quattro corsie di traffico, adottare alcuni accorgimenti per non penalizzare gli esercizi commerciali esistenti, aumentare i parcheggi, realizzare alcune passerelle aeree per i pedoni e modificare parzialmente l’accesso all’autostrada. In alcune zone saranno predisposti anche dei tratti di strada che ricordano i controviali di Torino, in modo tale da facilitare l’accesso e l’uscita dai grossi centri commerciali presenti.

Ad oggi, si stima che l’operazione globalmente costerà alla Regione 4 milioni di euro, più un milione di euro extra per la messa in sicurezza del torrente Bagnère, intervento che contribuirà alla messa in sicurezza della statale. Il resto della spesa, ovvero 14 milioni 830 euro, sarà a carico dell’Anas.
Le prossime tappe saranno la stesura del progetto definitivo da parte di Anas e la firma della convenzione finale.
Per quanto riguarda la tempistica, non conviene azzardare previsioni, dato che in teoria il progetto definitivo avrebbe dovuto essere già pronto entro la fine del 2010. Nel frattempo si può almeno soddisfare la propria curiosità osservando le simulazioni virtuali.
 

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