Nicola Rosset è il nuovo presidente della Camera di commercio valdostana

La terza votazione è stata quella buona: anche se erano necessari soltanto 15 voti per essere eletti, il vicepresidente di Confindustria ha incassato 21 preferenze, contro le 3 schede bianche (del gruppo Genestrone) e un voto ad Antonio Garuccio.
Assemblea della Chambre
Economia

Fumata bianca, Nicola Rosset è il nuovo presidente della Camera di commercio valdostana. Sul suo nome si sono trovati d’accordo, dopo poco più di un’ora di riunione, 21 consiglieri sui 25 presenti alla seduta odierna dell’assemblea. Rosset sostituisce Pierantonio Genestrone che aveva rassegnato le dimissioni il 31 maggio scorso dopo essere stato sfiduciato dalla Giunta camerale.

“Per prima cosa – ha dichiarato il neo presidente, felice per il risultato ottenuto – l’intenzione è di ricompattare la Chambre verso una migliore produttività nell’interesse di tutte le aziende che partecipano, senza escludere nessuno”.

Tutto come previsto, quindi, dato che le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni sembravano puntare proprio verso il vicepresidente di Confindustria e amministratore delegato della Saint-Roch. Anche se in realtà, ci sono volute ben tre votazioni, per dare vita al nuovo corso della Chambre.

Secondo il regolamento, infatti, per essere eletti al primo “colpo” servivano le preferenze di due terzi degli aventi diritto, vale a dire 19 voti su 28. Tre consiglieri (Polito, Grappein e Sartor) erano assenti, e il risultato della prima tornata è stato di 15 voti a favore di Rosset e di 10 schede bianche.

“Non c’è accordo – avevano preannunciato Pierluigi Genta, in rappresentanza dei commercianti e Mauro Filippi, per le organizzazioni sindacali – quindi non esprimeremo la nostra preferenza”.

Anche al secondo giro, con l’asticella fissata sempre a 19 voti, la situazione è cambiata di poco, concludendosi con 16 voti per Rosset, 8 schede bianche e 1 voto per Guido Bertolin. Quest’ultimo ha poi preso la parola per dare la scossa decisiva all’assemblea. “E’ una vergogna – ha dichiarato – il messaggio che stiamo lanciando oggi fa passare la voglia di mettersi in gioco”. A fargli eco ci ha pensato Giulio Grosjacques, che ha rilanciato: “Abbiamo capito chi vuol distruggere la Chambre e chi invece è qui per costruire qualcosa”.

La terza votazione, infine, è stata quella buona. In questo caso erano necessari soltanto 15 voti per essere eletti, e Rosset ha incassato 21 preferenze, ottenendo quindi l‘appoggio di commercianti e sindacati, contro le 3 schede bianche (del gruppo Genestrone) e un voto di Antonio Garuccio.

Contestualmente, l’assemblea ha approvato all’unanimità la riduzione delle poltrone dell’esecutivo, portandole da un totale di dieci, presidente compreso, a sette. A differenza di quanto avviene nei comuni o in altri enti, però, la scelta della Giunta non spetta al Presidente ma sarà frutto di un’ulteriore votazione, prevista tra quindici giorni.

“Spero che si possa creare coesione tra i nuovi membri – ha commentato infine Rosset – in modo da poter lavorare nella stessa direzione”.

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