“Doucereinetta”: un dolce tutto valdostano per il rilancio della mela per eccellenza

Con l’introduzione di questo nuovo prodotto, a base d’ingredienti a km zero, la Cofruits continua il percorso di valorizzazione della renetta. Presentato anche il nuovo impianto fotovoltaico, installato sul tetto della cooperativa, a Saint-Pierre.
Presentazione di Doucereinetta
Società

Mele renette di Saint-Pierre, moscato passito di Chambave e burro di Arnad. Sono questi gli ingredienti principali della “Doucereinetta”, il nuovo dolce realizzato con prodotti valdostani dalla cooperativa Cofruits, in collaborazione con la Pasticceria Baraggia Tessaur di Pont-Saint-Martin.

Disponibile da oggi presso i punti vendita delle due attività, al prezzo di 11 euro, la “Doucereinetta” ha l’aspetto esteriore di un panettone artigianale. Al suo interno, però, non c’è uvetta ma fette di mela non sbucciata e candita, in modo da garantirne la conservazione mantenendo intatti gli aromi del frutto.

“Volevamo realizzare un dolce diverso dalle solite torte o crostate – ha spiegato il presidente Attilio Fassin – che ci permettesse allo stesso tempo di promuovere e incentivare la produzione di una qualità di mela molto richiesta dalla clientela ma che purtroppo, a causa della difficoltà di coltivazione, è sempre meno diffusa sul nostro territorio”.

Un percorso di valorizzazione della renetta, quello iniziato pochi mesi con la presentazione del bagno doccia e dello shampoo, sempre a base di mela, preparati dal Dottor Nicola, che ha già dato i primi risultati. “L’iniziativa ha ottenuto un grande successo – ha aggiunto Fassin – tanto che presto i due prodotti saranno utilizzati anche alle Terme di Pré-Saint-Didier e saranno inseriti nei “pacchetti cortesia” degli alberghi di tutta la Valle. Di conseguenza, anche gli agricoltori hanno ripreso interesse verso la coltivazione di questa qualità”.

Guardando al futuro in un’ottica di rilancio e di risparmio non solo energetico ma anche economico, la sede della Cofruits di Saint-Pierre è stata dotata di un nuovo impianto fotovoltaico. Per ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’opera, gli oltre 800 metri quadrati di pannelli sono stati integrati nella parte superiore del tetto.

“Grazie anche a un sostanzioso contributo regionale – ha concluso Fassin – abbiamo potuto investire circa 420 mila euro per un impianto che ci permetterà di produrre 125 mila kW/h l’anno e di ridurre le emissioni di CO2 di circa 70 tonnellate nello stesso arco di tempo. Si tratta di un intervento importante che produrrà non solo un grande ritorno economico per noi ma anche un beneficio, in termini di salute, per tutta la comunità”.

 

 

 

 

 

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