È il giorno del giudizio per l’ingresso del Popolo della Libertà nella maggioranza regionale. Il Conseil Fédéral dell’Union Valdôtaine è convocato per questa sera alle 20.30 all’auditorium del Villair di Quart: il parlamentino del leone rampante farà la sintesi di di un mese di consultazioni sul territorio approvando un documento finale. L’Uv ha interpellato le sezioni: finora, la maggioranza di esse si è espressa a favore dell’allargamento al Pdl della maggioranza autonomista, formata da Uv, Stella Alpina e Fédération Autonomiste, senza l’attribuzione di posti in giunta. Ma non sono mancate le (numerose) voci fuori dal coro. Prima Nus, poi Saint-Vincent (che non ha votato un documento finale per il basso numero di partecipanti alla riunione), poi Jovençan e Charvensod, oltre a singoli aderenti, hanno espresso dubbi sull’opportunità politica o sui tempi per l’allargamento a forze di governo in grande crisi.
“I soliti noti”: così David Follien, vicepresidente Uv, bolla i “dissidenti”, in gran parte della corrente legata all’ex presidente della Regione Dino Viérin. Per Ego Perron, “l’apertura al Pdl è necessaria per concludere un percorso politico iniziato con le elezioni europee e proseguito con le comunali di Aosta”. Lo ha spiegato alle sezioni, e oggi sottolinea che “non ci sono state imposizioni o diktat, lo testimonia il fatto che ci siano stati pareri discordanti e che non ci sia stata maggioranza bulgara per l’allargamento”. Frizioni con la Stella Alpina? “Sono un alleato importante, ma non indispensabile”, li fredda Follien.
Se sul matrimonio con il Pdl, Fédération non ha mai avuto dubbi, proprio la Stella Alpina ha iniziato le sue consultazioni, ma con ritardo rispetto all’Uv. Tre incontri sul territorio, il primo dei quali a Pré-Saint-Didier, altri sono previsti a Verrès e Gressan, sanciranno entro il 23 marzo la linea del movimento guidato da Rudy Marguerettaz. “Siamo stati noi per primi a porre la questione dell’allargamento di maggioranza – dice il segretario regionale -, ma non intendiamo seguire ciecamente l’Union. Consulteremo i nostri aderenti per arrivare ad una posizione univoca in vista del prossimo Consiglio regionale”.




