Altolà Lega: ‘Se riforme impossibili meglio staccare la spina’. Berlusconi vede Bossi

Previsto per stasera l'incontro tra il Cavaliere e il Senatur ad Arcore.
News Nazionali

Milano, 7 feb. (Adnkronos/Ign) – “Il nostro obiettivo non è stare al governo ma il governo è uno strumento per fare le riforme. Abbiamo la maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato ma in alcune commissioni dove c’è il pareggio potrebbero sorgere delle oggettive difficoltà. Noi andiamo avanti per fare le riforme, se la situazione delle Commissioni dovesse rendere le riforme impossibili allora tanto vale staccare la spina”. A lanciare l’avvertimento è il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, in un’intervista a Sky.

Il ministro leghista ha reso noto che l’incontro tra Giorgio Napolitano e Bossi per parlare dell’iter sul federalismo, dopo la decisione del capo dello Stato di ‘bocciare’ il decreto varato dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana, “non sarà domani. Però noi abbiamo sempre tenuto in gran considerazioni le opinioni del presidente della Repubblica e con Bossi lo abbiamo sempre tenuto al corrente di ogni passaggio”.

Sul federalismo, il governo, conferma Calderoli, riferirà alle Camere come ha chiesto il presidente della Repubblica in tempi brevi. “Tutto questo allungherà i tempi di 7-15 giorni e in due mesi il quadro generale del federalismo sarà completato con il varo degli ultimi due decreti importanti mentre il resto sono solo dei corollari. Il federalismo è il nostro obiettivo da 30 anni – ha rimarcato – e adesso è a portata di mano. Per questo è di buon senso la decisione di Bossi di andare avanti”.

Le sue parole arrivano alla vigilia dell’incontro previsto per questa sera ad Arcore tra il Cavaliere e il Senatur, per la ‘tradizionale’ cena del lunedì. Bossi nel pomeriggio nella sede del Carroccio in via Bellerio a Milano ha incontrato Calderoli e altri esponenti di vertice della Lega. Non era presente invece il ministro dell’Interno, Roberto Maroni.

“L’asse tra Bossi e Berlusconi è più solido che mai, – ha assicurato Calderoli – tutte le volte che qualcuno ha provato a dare una spallata è finito con una lussazione. I voti sono sempre andati bene e non è mai mancato un voto nel Pdl. Sono mancati solo i voti di quelli che sono andati da un’altra parte”.

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