Ferrovia: quindici giorni per sapere quali ipotesi di miglioramento per la Torino – Aosta

Nell’incontro avvenuto oggi ad Ivrea TrenItalia e RFI hanno riconosciuto che il servizio è inadeguato e con gravi disagi per i passeggeri. Preso tempo per pensare a come intervenire ma non ci sono scenari confortanti per la Valle d’Aosta.
Società

Ancora 15 giorni, ancora 15 giorni per sapere quali migliorie bisognerà attendersi da TrenItalia e RFI sulla tratta ferroviaria Torino-Aosta. I rappresentanti delle ferrovie si sono resi conto oggi, una volta di più, in un incontro ad Ivrea, del livello di servizio da loro offerto sulla tratta in questione: un servizio che hanno riconosciuto essere assolutamente inadeguato e con gravi disagi per i passeggeri. I passeggeri lo sapevano da mesi, i rappresentanti delle ferrovie se ne sono resi conto oggi presenziando alla riunione per discutere sulle problematiche e i gravi disagi relativi al trasporto su questa linea.

L’incontro ha visto la presenza dei vertici di Trenitalia e Rfi, dell’assessore regionale ai Traporti della Valle d’Aosta, Aurelio Marguerettaz, dei tecnici della Regione Piemonte, del sindaco di Chivasso Bruno Matola, dell’assessore alla Mobilità del Comune di Ivrea, Giovanna Giulia Codato e dei rappresentanti del Comitato utenti e della Federconsumatori. Al centro del tavolo in particolare anche la situazione venutasi a creare a due settimane dall’entrata in vigore dell’ordinanza sanitaria emessa dal Comune di Torino che vieta il transito dei treni diesel nel sottopasso di Porta Susa e che è causa di nuovi problemi, in particolare i ritardi causati dal cambio del locomotore a Chivasso e la continua soppressione dei convogli a servizio della Valle d’Aosta.

Dal Municipio di Ivrea, dove si è tenuto l’incontro, non sono emersi scenari confortanti per la Valle d’Aosta, nonostante le dichiarazioni di TrenItalia e RFI.A fronte di questa presa d’atto – spiega l’Assessore Aurelio Marguerettaz –, da parte dei rappresentanti delle ferrovie vi è stato l’impegno a formularci, entro 15 giorni, un’ipotesi per apportare significativi miglioramenti al servizio. Chiaramente rispetto a questa formulazione, è contemplata la rottura di carico. Che questa avvenga o a Ivrea o a Chivasso, da parte nostra vi è stata la sottolineatura, ancora una volta, che è un elemento fortemente penalizzante per gli utenti della Valle d’Aosta. Non solo per chi utilizza la linea per spostamenti di lavoro, ma anche per chi sceglie il treno per raggiungere la nostra regione come meta turistica“.

Contro la rottura di carico ad Ivrea sono intervenuti i rappresentanti dei consumatori, che hanno evidenziato con questa penalizzerebbe ancora di più gli utenti valdostani.  

Nell’attesa di una soluzione a medio termine dei disagi del servizio – aggiunge Marguerettaz – abbiamo chiesto a TrenItalia e a RFI che si proceda in maniera rapida all’elettrificazione e al miglioramento della linea ferroviaria nel suo complesso. E’ per il settore dei trasporti questa una priorità, sulla quale intendiamo avere presto delle risposte concrete e dei progetti seri ai quali collaborare”.

 

 

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