Palestre ad Aosta? La protesta scende in piazza. Rollandin: “come mai di colpo questo sussulto?”

La presidenza del Consiglio dichiara ricevibile la petizione di 60 insegnanti di educazione fisica. Mercoledì piazza Chanoux si trasforma in palestra. L’Assessore Viérin chiarisce “Impossibile costruire palestre all’interno delle scuole cittadine”.
Il liceo scientifico di Aosta
Politica

“Invitiamo al dialogo più che a forme di protesta che, pur legittime, non aiutano a risolvere i problemi. Ora è necessario non strumentalizzare e non creare allarmismi”. E’ la risposta dell’assessore all’Istruzione, Laurent Viérin, che oggi, venerdì 10 dicembre, ha risposto ad alcuni insegnanti di educazione fisica che nei giorni scorsi hanno lamentato, in una petizione, la mancanza di palestre ad Aosta e hanno annunciato una protesta mercoledì prossimo in piazza Chanoux. “Abbiamo chiesto un incontro con gli insegnanti – ha detto Viérin – per lunedì 13 dicembre alle ore 11,00”.

La protesta degli insegnanti

Gli insegnanti puntano il dito sul fatto che nonostante le molteplici segnalazioni nessuno dall’Amministrazione regionale abbia risposto. “Abbiamo rivisto i conti – dice Claudio Hérin, uno degli insegnanti di educazione fisica intervistato da La Stampa – e, facendo riferimento alle sole scuole superiori di Aosta, non sono 2400 i giovani coinvolti, ma 3600, distribuiti in sette istituti: Magistrali, Ragioneria, Geometri, l’ex Ipr ora Isip e i tre licei Classico, Scientifico e Artistico. Sono coloro che assieme agli insegnanti patiscono questa situazione incresciosa, potendo contare su due sole palestre a disposizione”.

Le perplessità di Rollandin

Anche il presidente della Regione, Augusto Rollandin, durante la conferenza stampa della Giunta regionale non ha rinunciato a una nota polemica. “Siccome nulla è cambiato rispetto a quello che succedeva da anni – ha detto – non abbiamo capito come mai di colpo c’è stato questo sussulto. La costruzione di palestre a Tzamberlet sarà l’unica soluzione vera. Per il resto ogni commento è superfluo. Se vogliono fare ginnastica in piazza Chanoux, la facciano. La Valle d’Aosta sembra essere fatta apposta per fare ginnastica”.

Le soluzioni di Viérin

La questione delle palestre si riassume facilmente, secondo l’assessore Laurent Viérin. “Dal 1984 ci si sposta per utilizzare delle strutture funzionali che in questi 25 anni sono sempre state utilizzate. Non si possono costruire le palestre nel centro di Aosta e mi chiedo come ragioneria, liceo classico, liceo scientifico possano avere palestre interne. Non è possibile per vincoli urbanistici, di destinazione e a volte anche storici. La soluzione è nella scuola polmone a Tzambarlet dove ci saranno i volumi per costruire le palestre. Accanto a questo stiamo intervenendo sulle palestre della Corrado Gex e della Rochère.

La petizione sarà esaminata dal Consiglio Valle

Intanto l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale ha valutato come “ricevibile e ammissibile” la petizione sottoscritta da 60 insegnanti di Scienze motorie della Valle d’Aosta, per richiedere la ristrutturazione delle palestre scolastiche fatiscenti, presentata il 1° dicembre 2010. Ora la petizione sarà trasmessa per le informazioni e i chiarimenti necessari per l’istruttoria del caso, al Presidente della Regione, in quanto legale rappresentante della Regione, all’Assessore all’istruzione e cultura, in quanto provvede alla programmazione del sistema edilizio scolastico, all’Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica in quanto collabora alla programmazione dei lavori inerenti all’edilizia scolastica, infrastrutturale  e sportiva e ne gestisce la progettazione e la realizzazione, oltre che alle Commissioni consiliari “Assetto del territorio” e “Servizi sociali”.

L’iter di esame prevede che entro novanta giorni dalla presentazione della petizione, l’argomento sia sottoposto al Consiglio per la comunicazione delle conclusioni a cui sono pervenuti gli organi competenti. L’esame in Consiglio può concludersi con l’approvazione di una risoluzione diretta a far partecipi gli organi competenti delle necessità esposte nella petizione.

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