Giochi mondiali militari, si spengono i riflettori. “Una grande occasione per la Valle”

Il presidente Rollandin: "Occasione per presentare la Valle unita". Marguerettaz: "Siamo un sistema integrato". Gola: "Il nostro messaggio di pace è arrivato". Sestili: "Razzoli memorabile"
Società

"Anziché protestare abbiamo voluto essere costruttivi": il presidente della Regione, Augusto Rollandin, sintetizza così il senso dei Giochi mondiali militari in Valle d'Aosta, che da tempo sta cercando di rientrare tra le località ospitanti la coppa del mondo di sci, ma che, secondo i suoi amministratori, non riceve le giuste attenzioni da parte degli organismi internazionali.
Dello stesso avviso è il presidente del comitato organizzatore Luigi Roth: "Quelli sostenuti non sono costi ma investimenti – ha spiegato – che ritorneranno alla Valle moltiplicati per 'n' volte nei prossimi anni, con l'augurio che questo territorio possa ospitare manifestazioni sempre più importanti".

E se, per le ricadute turistiche, la valutazione si potrà fare a medio-lungo termine, Rollandin ha sottolineato l'importanza dei Giochi per un cambio di marcia nel turismo a livello locale: "Questa settimana è stata l'occasione di presentare la Valle d'Aosta come un unicum, sulla traccia dettata dall'AIAT unica e dall'Office du tourisme. O si presenta la Valle in maniera unitaria o non ce n'è per nessuno". L'assessore al turismo Aurelio Marguerettaz ha ribadito come durante questi Giochi "ogni azienda turistica valdostana sia stata utile ad un sistema integrato che deve capire l'importanza della collaborazione di tutti".

Il generale Gianni Gola, presidente del CISM, ha sottolineato come "soltanto l'Italia riesce a dare spazio ad eventi nuovi e innovativi. In un periodo di crisi mondiale, in cui le forze armate non trovano le risorse per le loro attività ordinarie, la Valle d'Aosta ha reputato che i tempi fossero maturi per questa iniziativa straordinaria". Gola ha rilevato come il messaggio di pace dei Giochi sia stato inviato in tutto il mondo grazie alla concomitanza del Forum "Sport for peace" con i Giochi, "che si sono completati idealmente, con momenti importanti e da ricordare, tra cui la presenza di Alberto II di Monaco".

Rinaldo Sestili, responsabile per lo sport dello stato maggiore italiano, ricorda "l'eccezionale prestazione degli atleti italiani, con l'oro olimpico Giuliano Razzoli che ha bissato la vittoria a Pila, e con l'eccezionale prestazione di Denise Karbon o dei pattinatori dello short track". E Gola rilancia: "Per il futuro, dobbiamo valutare di dare merito anche ai militari amatori, perché ci sono Nazioni in cui non esistono militari atleti a tempo pieno, ma che hanno partecipato ai Giochi con impegno e soddisfazione".
Al di fuori del bagno di folla di sabato 20 marzo per la cerimonia inaugurale in piazza Chanoux, ad Aosta, occorre in futuro coinvolgere maggiormente i valdostani: "Valuteremo di creare dirette web di eventi come questo", conclude Rollandin.

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