Ridotti in appello i risarcimenti chiesti a Carlo Perrin e Dino Viérin dalla Corte dei Conti

I fatti risalgono agli anni in cui Carlo Perrin era assessore regionale all'Agricoltura e Dino Viérin presidente della Giunta. Le contestazioni riguardano la gestione della Centrale del Latte negli anni 1999-2001.
Cronaca

Sono state ridotte in Appello le condanne emesse dalla Corte dei Conti della Valle d'Aosta nei confronti degli ex presidenti della Regione Dino Viérin e Carlo Perrin in merito al ripianamento dei debiti della Centrale del Latte di Aosta. Vierin dovrà risarcire 30.000 euro (100.000 euro primo grado), Perrin 100.000 euro (erano 300.000 euro). La procura regionale aveva citato entrambi per circa tre milioni di euro.

 

I fatti risalgono agli anni in cui Carlo Perrin era assessore regionale all'Agricoltura e Dino Viérin presidente della Giunta. Le contestazioni riguardano la gestione della Centrale del Latte negli anni 1999-2001. Secondo la magistratura contabile, i due politici valdostani non avrebbero fatto nulla per evitare le perdite enormi che stava subendo la Centrale del Latte.

 

 

Gli avvocati delle difese dei due imputati avevano spiegato "come i due avessero portato avanti scelte politiche trentennali, facendo gli interessi della Centrale e quindi dei suoi azionisti. Gli aiuti economici, partiti fin da subito, servivano proprio per cercare di valorizzare il prodotto latte valdostano, la sua diffusione e la sua alta qualità".

Tesi questa duramente respinta dal procuratore valdostano che aveva sottolineato come la Centrale del latte "non fosse una società che erogava servizi pubblici, ma una azienda che esercitava un'attività imprenditoriale e per cui doveva chiudere in attivo il suo bilancio". Per il procuratore contabile, Viérin e Perrin erano a conoscenza della situazione contabile della Centrale, ma non avrebbero fatto nulla per cercare di risanare il bilancio.

I giudici d'appello hanno accolto la richiesta di ''definizione agevolata'' per un terzo in meno rispetto alla condanna di primo grado.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte