Christian Diémoz: “Orgogliosi di aver accolto il Papa in città con un buon lavoro di squadra”

Pubblichiamo un articolo del Capo di Gabinetto del Sindaco di Aosta sulla visita in città del Pontefice Benedetto XVI di ieri, venerdì 24 luglio 2009.
Christian Diémoz
I lettori di Aostasera, Società

"Dimmi che non sei in ferie…". Il tono del funzionario di Polizia all'altro capo del telefono lasciava presagire ciò di cui è giunta puntuale conferma nelle ore seguenti la chiamata. Occasioni quali la visita del Pontefice Benedetto XVI alla città di Aosta, per chi è chiamato a intervenire nei preparativi, sono anzitutto delle opportunità. Di crescita professionale, da un canto, di misurazione delle proprie capacità, dall'altro.
Tra le seconde, affinché tutto possa svolgersi al meglio, è basilare quella relativa al "fare squadra", non senza un minimo di inclinazione alla "tuttologia", vista a volte la varietà di richieste ed esigenze.

L'Amministrazione comunale è stata chiamata ad adempimenti legati alla sicurezza: procedere alla saldatura di quasi trecento pozzetti, posizionare un transennamento pressoché continuo dall'Arco d'Augusto alla Cattedrale, oltre allo spostamento di vari elementi di arredo urbano. Tutto ciò, senza contare i compiti della Polizia Locale, legati alle modificazioni a viabilità e sosta disposte dall'ordinanza del Sindaco relativa all'evento odierno.

Per quanto occorrano poche righe per elencarle, non si tratta di operazioni liquidabili in velocità e non si può credere di arrivare in fondo contando solo su energie individuali. Per questo, una logica di "sistema" ha prevalso da subito. Le saldature sono state effettuate nella giornata di giovedì 23 luglio da tre squadre tecniche del Comune e, in parallelo, una fondamentale sinergia con la Protezione civile regionale, ha condotto, grazie alla disponibilità di altri Enti locali ed associazioni, al reperimento di oltre cinquecento transenne.

Il posizionamento di queste ultime ha preso il via nella mattinata di venerdì 24 luglio. Una scelta ragionata. La visita del Pontefice implicava sì degli interventi, anche piuttosto complessi, che si è però voluto attuare con buon senso tale da non rendere impraticabile la città per chi volesse assistere al passaggio del Santo Padre in centro e per le attività commerciali lungo il percorso. Per questo, i divieti sanciti dall'ordinanza scattavano dalle ore 12 e, nella stessa logica, il transennamento è stato chiuso definitivamente meno di due ore prima dell'arrivo di Benedetto XVI.

Il coordinamento costante con le Forze dell'ordine, e con la Gendarmeria Vaticana, ha consentito il perfezionamento della transennatura. Quando il Papa ha imboccato via Sant'Anselmo, poco dopo le 17, salutate le autorità della Regione e del suo Capoluogo, in tutto il personale comunale coinvolto era palpabile l'orgoglio. Lo stesso quando, con il Pontefice già verso Introd, le barriere erano completamente rimosse. In meno di dodici ore. Merito di un team del quale mi onoro di essere stato parte ed in cui tutti da oggi, anche grazie ai momenti emotivamente intensi vissuti (l'attaccamento dei fedeli al Papa può essere realizzato concretamente solo se vi si assiste sul campo), sanno di essere in grado di offrire qualcosa che fino a ieri, forse, non credevano possibile.

Christian Diémoz

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