Era accusato di favoreggiamento alla prostituzione, in quanto, ogni sera accompagnava sua moglie sul marciapiede. Questa mattina, giovedì 17 luglio, Giuliano Buffa, 41 anni di San Benigno Canavese, ha patteggiato 11 mesi di reclusione. Il giudice ha poi disposto il rinvio a giudizio per il suo amico, Domenico Martello, 37 anni di Pralungo, anche lui accusato di favoreggiamento della prostituzione. I due erano stati arrestati a gennaio di quest’anno dai carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent.
Secondo l’accusa, Buffa e Martello facevano prostituire la moglie e la convivente, accompagnandole praticamente tutti i giorni sul marciapiede in cui lavoravano e andando a riprenderle a fine serata. I quattro, arrivavano a bordo di una Golf, le due donne scendevano in viale Piemonte, la salita che porta al Casinò, e lì aspettavano i clienti. Martello a quel punto andava a tentare la fortuna alla Casa da gioco, mentre Buffa preferiva trascorrere la serata in qualche bar. Per mesi, da ottobre a dicembre, i carabinieri hanno seguito i moviventi dei due maniaccia e delle loro donne. Fino a quando, i primi di gennaio, sono stati loro notificati i provvedimenti di custodia cautelari, emessi dal gip di Aosta, Maurizio D’Abrusco, su richiesta del pubblico ministero Luca Fadda. Dalle intercettazioni ambientali è venuto fuori un quadro piuttosto squallido della vicenda. Le due donne erano costrette a dare tutti soldi ai loro mariti-protettori, altrimenti venivano insultate e schiaffeggiate, e soprattutto non potevano rifiutare i clienti, dovevano pensare solo a portare i soldi a casa.
Domenico Martello
