Maestri di sci, contro la crisi arriva la proposta di una centrale unica degli acquisti

Lo annuncia Beppe Cuc il Presidente dell'Associazione, poco dopo essere stato rieletto per acclamazione dai 300 presenti all'Assemblea annuale, tenutasi nel pomeriggio allo Splendor di Aosta.
Società

Parola d’ordine: fare squadra. Così i maestri di sci valdostani, pensano di far fronte al futuro fatto anche per loro di tagli ai contributi pubblici e quindi di risparmi. “E’ ora di tirarci su da soli i pantaloni” dice Beppe Cuc, il Presidente dell’Associazione, poco dopo essere stato rieletto per acclamazione dai 300 presenti all’Assemblea annuale, tenutasi nel pomeriggio allo Splendor di Aosta.
Nel suo discorso, delineando gli obiettivi per i prossimi quattro anni, annuncia la ricetta per affrontare il periodo di crisi: una società dei servizi con socio unico l’Associazione valdostana maestri di sci.
“Con i vostri Direttori – spiega Cuc – abbiamo intravisto e condiviso una strada da intraprendere. L’obiettivo è di creare un gruppo d’acquisto per ridurre una serie di costi fissi, proponendo i vari materiali a noi maestri e alle scuole di sci a prezzi ragionevoli anche perché sono finiti i tempi in cui le aziende fornivano materiale gratuito o a basso prezzo”.

Alla centrale unica dei maestri di sci si affianca la richiesta di una nuova sede con un magazzino adeguato. “Sono anni che cerchiamo una soluzione – sottolinea il Presidente – e pare che proprio in questi ultimi mesi ci sia una proposta concreta di un immobile di proprietà regionale dove, con un impegno anche finanziario da parte nostra, potremo dare il via a questo progetto”.

Le 23 scuole di sci presenti in Valle sono, in alcuni casi, ricorda Cuc, delle vere e proprie imprese con bilanci a volte con numeri impressionanti. “Attenzione non si può più improvvisare” sbotta Cuc bacchettando chi "sistematicamente non interviene alle assemblee". Un’esortazione il Presidente la rivolge anche ai giovani, ai quali dedica molti passaggi del suo discorso, “dovete investire un po’ del vostro tempo per approfondire le conoscenze linguistiche che sono essenziali oggi e ancor più in futuro”.  

Nuove leve che, ancor più oggi che in passato, fanno difficoltà a sopravvivere solo esercitando la professione di maestro di sci. “Il nostro è un mestiere stagionale, paragonabile a chi in estate svolge la stagione estiva negli alpeggi, i famosi 100 giorni”. L’invito del Presidente è quindi di trovare lavori secondari o “complementari” come il maestro di mountain bike o la guida naturalistica. E su quest’ultima Cuc annuncia l’intenzione per il prossimo anno dell’Assessorato di attivare un nuovo corso, al quale una cinquantina di maestri si sono già detti interessati.

All’appuntamento erano presenti anche il Presidente della Regione. Augusto Rollandin e l’Assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz. "Abbiamo una concorrenza esagerata, ma dobbiamo evitare che porti al ribasso dell’offerta", ha detto Marguerettaz mentre il Presidente della Regione ha ricordato gli investimenti per gli impianti di risalita: "La Valle d’Aosta mai come in questo momento ha investito in impianti di risalita, e di conseguenza a favore di tutto quello che ruota attorno. Mettere assieme impianti grandi con impianti piccoli è stata una soluzione vincente. Ricordiamo che senza questa operazione molti impianti piccoli avrebbero dovuto chiudere". 

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