La Giunta regionale per il momento non si dimette e attende la mossa di La Torre. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione dei gruppi di maggioranza in Consiglio Valle, che questa mattina si sono riuniti per fare il punto della situazione dopo l’ultimatum lanciato ieri da Leonardo La Torre. "Se non si dimettono entro domani alle 12 presenterò le mozioni di sfiducia", aveva minaccato ieri La Torre che poi ha suggerito che "per uscire da questa impasse occorre che il Consiglio regionale crei un momento di discontinuità, senza preconfigurare nessuna maggioranza, senza voler indicare, e quindi vincolare qualcuno a dei percorsi".
Alla riunione di maggioranza, questa mattina, ovviamente La Torre non era presente, così come anche Ego Perron, ancora in viaggio all’estero per impegni istituzionali. Il Presidente della Regione Rollandin si è confrontato con i consiglieri presenti. La linea decisa è quella del muro contro muro a oltranza. Una partita di poker all’ultimo bluff, con il "turno di gioco" che ora passo di nuovo nelle mani di La Torre: e se l’ex assessore al Bilancio mantenesse fede alle promesse e prensentasse veramente le mozioni di sfiducia nei confronti dedgli assessori? "Valuteremo la situazione quando queste mozioni saranno scritta e firmate nero su bianco", ribadiscono in maggioranza, anche se probabilmente non verrebbero mai discusse in aula. "A quel punto scatterebbero le dimissioni degli assessori", suggerisce qualcuno, perchè Rollandin preferirebbe andare ad elezioni anticipate.
Dal canto suo Stella Alpina resta a aguarda ma manda un messaggio, affidato come spesso è accaduto negli ultimi tempi, a twitter.
Noi abbiamo garantito numeri e presenza. Gradiremmo prendere atto che dal tavolo dove ci si è seduti insieme ci si alza anche tutti insieme.
— Stella@Alpina (@StellaAlpinaVdA) April 18, 2014
Leonardo La Torre ed Ego Perron – UV
Il Presidente Augusto Rollandin interviene in aula
