Crisi, industriali valdostani cominciano ad intravedere segnali di ripresa

A dirlo è l'indagine previsionale di Confindustria relativa al II trimestre. Segnali di miglioramento arrivano sul versante della produzione, nuovi ordini, ordini export e occupazione anche se si tratta ancora di valori negativi.
Economia

Comincia ad intravedersi la luce alla fine del tunnel. Almeno stando alle sensazioni del mondo industriale valdostano di cui dà conto l’indagine previsionale di Confindustria. Il periodo fotografato è il secondo trimestre di quest’anno.
Secondo gli imprenditori valdostani per il secondo trimestre del 2014 ci sarà una ripresa. La situazione è estremamente diversificata da azienda ad azienda. Segnali di miglioramento arrivano sul versante della produzione, nuovi ordini, ordini export e occupazione anche se si tratta ancora di valori negativi. 

“I risultati dell’indagine – sottolinea in una nota il Presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Monica Pirovano –  evidenziano come le imprese valdostane si attendano nel secondo trimestre 2014 uno scenario più roseo. Lievi segnali di miglioramento arrivano dall’aumento della produzione, dalla riduzione della CIG ed dalle previsioni di aumento dell’occupazione dopo molti trimestri negativi. L’economia valdostana prova a intraprendere, a piccoli passi, la strada della ripresa. Si auspica possa essere l’inizio di una svolta positiva.”

A incidere maggiormente sul valore della produzione sono le indicazioni provenienti dalle imprese legate ai cicli stagionali, mentre le aziende operanti nel settore dell’edilizia segnalano ancora notevoli difficoltà di ripresa. Si evidenzia un miglioramento per quanto riguarda le previsioni per l’acquisizione di nuovi ordini che vedono una riduzione di imprenditori pessimisti dal 27% al 13%, un aumento dei “neutri” dal 53% al 74% e una riduzione di ottimisti dal 18% al 13%, con un saldo ottimisti-pessimisti pari a zero.  Si attenuano le difficoltà legate all’export: il 17% delle imprese intervistate indica una crescita degli ordini dall’estero, il 17% segnala una diminuzione, con un saldo ottimisti-pessimisti pari a zero.

Migliora leggermente il grado di utilizzo degli impianti. L’orientamento prevalente degli industriali valdostani è quello di non variare i programmi di investimento stabiliti in precedenza. Continua a manifestarsi per le imprese valdostane, come nei precedenti trimestri, il problema della riscossione dei crediti sia dalle pubbliche amministrazioni che dai privati.

Il contesto resta negativo per quanto riguarda l’occupazione dal momento che l‘83% circa degli imprenditori intervistati indica un andamento costante ed il saldo ottimisti–pessimisti resta in territorio negativo (-3,45%). Tra gli imprenditori ottimisti troviamo soprattutto le imprese legate al settore dei servizi.

Sul versante del ricorso allo strumento della cassa integrazione, in coerenza con l’aumento della  produzione, si rileva un leggero miglioramento: la maggior parte delle realtà aziendali ha manifestato di non dover far ricorso a questo ammortizzatore sociale (si passa dal 69% dello scorso trimestre al 90%) con un saldo che si attesta sul 10,34%. 

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