Terremoto in Giunta regionale: Lavoyer si dimette. Interim a Rollandin per 90 giorni

La decisione alla fine di una riunione di maggioranza in Regione. Lavoyer era finito nella bufera dopo la multa inflitta da Bankitalia alla BCCV. Per Zucchi (Pdl): "soluzione saggia". Empereur (UV) commenta: "scelta responsabile".
Claudio Lavoyer
Politica

Alla fine della bufera, Claudio Lavoyer ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni da Assessore alle Finanze. La decisione è stata presa oggi, venerdì 3 febbraio, al termine di una riunione di maggioranza che si è tenuta a Palazzo regionale. Ora, almeno temporaneamente,  le funzioni Assessorili, secondo quanto deciso dai capigruppo, passeranno nelle mani del Presidente della Regione Augusto Rollandin.  

Di fatto si tratta di dimissioni "a tempo": 90 giorni utili all’ex assessore per chiarire la vicenda che lo vede coinvolto dopo la multa inflitta da Bankitalia ai vertici della Banca di credito cooperativo valdostana che contestava tra l’altro alcune operazioni sui suoi conti . "Queste dimissioni ci tolgono senza dubbio dall’imbarazzo e consentono al governo regionale di andare avanti nel suo programma" ha spiegato Francesco Salzone della Stella Alpina. "I 90 giorni serviranno a Lavoyer per chiarire la sua posizione". Trascorso questo periodo, secondo il capogruppo della Stella Alpina, non si esclude, quindi, un rientro alla guida delle finanze regionali da parte di Lavoyer. 

Sulle dimissioni si sono espressi anche gli altri rappresentanti delle forze di maggioranza. "Alla luce dei fatti è la soluzione più saggia" ha commentato Alberto Zucchi del Pdl "a tutela della persona, del suo partito, della stessa maggioranza e del governo regionale e toglie tutti da una situazione imbarazzante". Sulla necessità delle dimissioni Zucchi è convinto: "era inopportuno rimanere in carica senza le spiegazioni che, per ora, non sono arrivate. Sul piano umano mi dispiace ed auguro a Lavoyer di poter chiarire al meglio la vicenda".

Diego Empereur dell’Union Valdôtaine spiega che è lo stesso Lavoyer ad aver maturato la decisione dopo essersi confrontato con il suo partito, la Fèdération Autonomiste, e con la maggioranza regionale. "Da parte nostra vogliamo sottolineare il senso di responsabilità: è un gesto che, in questo momento, fa bene alla politica e alle istituzioni".

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