Legambiente: bandiera verde a Fontainemore e nera al Consiglio regionale

Aver approvato all’unanimità la legge regionale n. 28 per l’ampliamento del 40% delle strutture ricettive e alberghiere è costata la bandiera nera all’intero Consiglio regionale. Si premia invece la politica di attenzione al territorio di Fontainemore.
Maria Pia Simonetti - Presidente Circolo Legambiente VdA
Società
L'approvazione della legge regionale che consente l'ampliamento del 40% delle strutture ricettive e alberghiere è costata al Consiglio regionale della Valle d’Aosta la bandiera Nera di Legambiente, assegnata nell'ambito della Carovana delle Alpi 2009. Si tratta di una segnalazione proposta al coordinamento nazionale dell’associazione qualche tempo prima dell’approvazione di un’altra legge passata in Consiglio regionale e relativa al “Piano casa”. “Anche questa legge si sarebbe meritata una bandiera nera, forse a maggior ragione” ha spiegato in conferenza stampa Maria Pia Simonetti, presidente del circolo valdostano di Legambiente.

La Bandiera Nera evidenzia "le nefandezze" e quelle azioni che “consumano il territorio”. Il velo nero sul Consiglio Valle è stato così assegnato oltre che per l’approvazione della legge anche per il mancato e necessario contributo critico dell'opposizione. “Brutta e pasticciata – ha aggiunto Maria Pia Simonetti – questa legge che mescola una norma urbanistica, l’aumento di volumetrie per alberghi, bar e ristoranti, con l’affido ai comuni delle gestione delle aree boscate”. Tra le note dolenti evidenziate nell’atto che assegna la Bandiera nera figurano tra le altre “il ridimensionamento della capacità programmatoria e di gestione del territorio da parte dei Comuni e lo scardinamento con soli 4 articoli di una delle norme cogenti e prevalenti del PTP, cioè l’impossibilità di variare, per un lungo periodo, la destinazione d’uso degli alberghi (La legge parla di 5 anni, in altri paesi si parla di 50 fino a 99 anni)”.Con la scusa di soddisfare esigenze di miglioramento e potenziamento dei servizi di accoglienza per il turismo – evidenzia ancora Maria Pia Simonetti – l'atto prevede l'ampliamento fino al 40% del volume attuale di alberghi bar e ristoranti esistenti, compresi quelli nei centri storici e sulle piste da sci, cioé in zone particolarmente tutelate".

“L’intento è dunque speculativo – ha aggiunto la presidente del Circolo di Lagambiente – e premia solo chi ha soldi da spendere in questo momento di crisi”. Le critiche non sono rivolte però solo all’approvazione della legge. Ce n’è anche per i movimenti di opposizione e alla loro blanda azione. “Non si capisce come mai una forza politica che ha nel Dna la programmazione e la pianificazione del territorio come il Pd non si sia accorta dei fini speculativi di questa legge. Questo è il segno dei tempi, tempi in cui è difficile avere tempo e rispetto per sé stessi”.

La Bandiera Verde è invece stata assegnata al Comune di Fontainemore premiando così la progettualità a favore dell’ambiente portata avanti da questa piccola amministrazione pubblica nel corso degli anni.

"La progettualità del Comune di Fontainemore per un turismo a vocazione ambientale – ha spiegato ancora il presidente di Legambiente Valle d'Aosta – nasce nel 1993 con l'istituzione della Riserva naturale regionale del Mont Mars, tutta sul territorio comunale. Un'occasione che la comunità locale ha saputo cogliere e mettere a frutto. Obiettivo dichiarato dell'amministrazione comunale è tenere vivo lo spirito comunitario con iniziative di coinvolgimento della popolazione dislocata nelle 12 frazioni valorizzando, attraverso progetti turistici e culturali e collaborazioni mirate, ogni possibile risorsa della mezza montagna e contrastandone così, efficacemente, lo spopolamento". Legambiente ha poi evidenziato la filosofia adottata dal Comune di Fontainemore anche per il discorso delle strade di montagna “Le strade sono state fatte solo per portare i servizi là dove c’erano dei residenti, e non quindi per seconde case o alpeggi che vengono utilizzati una volta all’anno”.

Il riconoscimento, che sarà consegnato ufficialmente a settembre, si fonda sulla "qualità dei progetti e delle realizzazioni che fanno di questa piccola comunità (400 abitanti) un esempio di coesione sociale aperta a molteplici relazioni e di valorizzazione delle risorse umane e ambientali".

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